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Premessa per il Lettore
Il serramento, elemento tecnologico che partecipa in maniera importante alla connotazione di un edificio, e ancor più nel caso di un edificio storico, è oggi ancora oggetto di troppa poca attenzione da parte chi si trova ad operare sull’architettura esistente.
Alla diffusa pratica della sostituzione in assenza di valutazioni sul valore documentale di questi elementi, si ritiene debba essere contrapposto un atteggiamento più attento e prudente, basato sulla conoscenza, che consenta di preservare i serramenti nel relativo contesto architettonico e di attuare al contempo interventi volti al miglioramento prestazionale e al contenimento energetico.
Il serramento, elemento tecnologico che partecipa in maniera importante alla connotazione di un edificio, e ancor più nel caso di un edificio storico, è oggi ancora oggetto di troppa poca attenzione da parte chi si trova ad operare sull’architettura esistente.
Accanto a tanti approfondimenti relativi ad aspetti prestazionali, sono tuttavia rari studi e ricerche condotti sui serramenti storici relativi alle molteplici peculiarità tecnologiche, costruttive e di comportamento nel tempo. In un contesto operativo di riqualificazione e/o rifunzionalizzazione, coerente con gli obiettivi di risparmio di suolo e limitazione degli sprechi, ambito in cui anche il restauro architettonico trova spazio, la conoscenza delle finestrature e degli elementi di chiusura si conferma essere una componente fondamentale per ogni scelta di intervento fondata sull’efficace e sostenibile contemperamento di esigenze di tutela, di comfort e risparmio energetico.
Alla diffusa pratica della sostituzione in assenza di valutazioni sul valore documentale di questi elementi, si ritiene debba essere contrapposto un atteggiamento più attento e prudente, basato sulla conoscenza, che consenta di preservare i serramenti nel relativo contesto architettonico e di attuare al contempo interventi volti al miglioramento prestazionale e al contenimento energetico.
La raccolta di casi, esperienze, riflessioni proposte della varietà dei serramenti italiani, con carattere anche regionalistico -certamene non esaustiva- delinea i caratteri costruttivi, il “com’è fatto”, spesso svelando capacità tecnologiche di un “saper fare” in parte perduto, e mostra esempi di interventi effettuati dal carattere esemplificativo sia ai fini della diffusione di una cultura della conservazione sia, allo stesso tempo, di obiettivi di efficientamento.
Il numero monografico di recuperoeconservazione_magazine origina da tali premesse, nella convinzione che le esperienze documentate, relative sia alla conoscenza che alle modalità di intervento, rafforzi l’esigenza attualissima di definire a livello normativo una forma di premialità fiscale per il miglioramento delle prestazioni dei serramenti, così come già fatto in passato con riferimento al superamento delle barriere architettoniche e al consolidamento antisismico.
Ringraziamo tutti gli Autori che hanno collaborato, con l’auspicio che questo numero contribuisca a tenere viva attenzione sul tema. Tanti ed ulteriori potrebbero essere i casi da raccontare, che, nella scia di questo studio, potranno essere riuniti in un secondo appuntamento, anche alla luce delle più recenti questioni normative connesse ai bonus fiscali e che, inevitabilmente, avranno un’influenza importante nella definizione di tante scelte operative. Un ulteriore ringraziamento va a Confartigianato Restauro e al suo Presidente, Dott. Vincenzo Basiglio, che ci hanno affiancato nella realizzazione di questo progetto consentendoci di fare un passo nella direzione importante del dialogo e dello scambio continuo tra il mondo della cultura e quello della prassi, avvicinando i tanti che studiano l’esistente a coloro che operano sul campo.
Chiara Falcini, recuperoeocnservazione_magazine
Francesco Trovò, Soprintendenza di Venezia