pubblicato il 02/10/2019
L’inevitabile ricostruzione del tetto dopo il crollo di agosto 2018 ha indotto i progettisti a valutare le modalità realizzative confrontandosi con lo stato di fatto, ossia la porzione di copertura rimasta in opera al momento dell’evento. Essa si presentava in discreto stato di conservazione ed efficienza ed era stata oggetto nel tempo di rifacimenti, manutenzioni e sistemazioni del manto mantenendo una stratigrafia piuttosto semplice costituita da arcarecci e listelli con sovrapposti pianelle, coppi ed embrici.
La realizzazione di una nuova copertura, mantenendo in opera quanto più possibile della struttura portante principale (delle due coppie di capriate è stato possibile mantenere una sola, amentre sono state ricostruite le due collassate. Delle due capriate rimaste in opera a seguito delle indagini si è potuto conservare solamente le catene andando a sostituire sia i puntoni che il monaco, è stata progettata con l’intento di recuperare quanto più materiale possibile ancora in situ, dopo un attento smontaggio della porzione di copertura in opera e accatastamento di tutti gli elementi riutilizzabili. Sono state inserite anche le “saette”, che non erano presenti nelle capriate originarie nonostante la ragguardevole dimensione delle capriate.Queste ultime sono state realizzate utilizzando le porzioni di puntoni e monaco originarie non più adatte al loro ufficio. Al fine di realizzare un intervento più leggero in termini di peso ed offrire una efficace resistenza alle azioni orizzontali(vento sisma) si è deciso di sostituire alle pianelle un doppio tavolato incrociato efficacemente ancorato alle murature perimetrali ed a tutte le strutture lignee a cui si appoggia.
Per quanto attiene la definizione di un pacchetto di copertura, si è valutata l’opportunità di realizzare una stratigrafia in grado di garantire caratteristiche di tenuta adeguate alla buona conservazione dell’intera copertura in termini di impermeabilità, isolamento termico e durata. È in fase di progettazione una sistema di monitoraggio ambientale sia del sottotetto che dell’aula della chiesa al fine di attivare impianti in grado di conservare il microclima in un opportuno intervallo di temperatura e umidità che dia un contributo alla durabilità dei materiali.
Ecco in breve la stratigrafia realizzata:
1. Doppio tavolato incrociato: il primo in castagno da 30mm ed il secondo in abete da 20 mm
2. Freno vapore 0,5 mm 320 Kg/m3 - Resistenza al vapore 1250
3. Strato di isolante in fibra di legno 60 mm - MULTITHERM 110 - 6,60 Kg/mq
4. Strato di isolante in fibra di legno 22 mm - TOP 220- 4,84 Kg/mq
5. Pannello a chiusura pacchetto coibente/ventilato in OSB 12 mm - 7,80 Kg/mq
6. Membrana impermeabilizzante - doppio strato
7. Manto di copertura in embrici e coppi allettati con malta di calce e pozzolana
L’intensa attività di cantiere secondo un cronoprogramma prestabilito e rigoroso ha consentito la realizzazione dell’intera struttura in poco più di un mese di lavoro, in due mesi se si considera anche il rifacimento e la posa delle capriate sostituite.