pubblicato il 04/02/2023
Accanto al restauro dei più rinomati monumenti si pone il problema di come trattare il patrimonio architettonico diffuso e cosiddetto ‘minore’, quello dei piccoli abitati montani, dei borghi e delle frazioni in essi presenti. Problema di mantenimento non per sofisticate ragioni ‘culturali’ ma per reale apprezzamento della loro tradizionale qualità urbana, spontaneamente capace di favorire le relazioni di vicinato, gli scambi sociali, l’economia dei luoghi.
Si può, inoltre, ben affermare che la ricostruzione sia un tema primariamente paesaggistico, con tutto ciò che ne consegue in termini di scelte riguardo alle modalità di pronto intervento e di ‘primo reinsediamento’. Servirà anche una progettazione ‘per il restauro’ colta e consapevole, non gestuale né piattamente professionistica, ma densa d’impegno e di ricerca, flessibile e, soprattutto, non separata artificiosamente dai temi del consolidamento e della sicurezza sismica.
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