ISSN 2283-7558

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Angelo Verderosa

Autore

MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO di recuperoeconservazione_magazine
Ambito di lavoro per rec_magazine: I borghi e i siti minori

  
Laureato nel 1986 nell’Università degli Studi di Napoli "Federico II" con una tesi di metodologia progettuale sul recupero integrato dell’Irpinia post-terremoto '80; architetto, libero professionista, opera nel territorio dell’entroterra appenninico irpino-lucano in cui è radicato; impegnato nell’opera di salvaguardia e valorizzazione ambientale ha attuato azioni di riqualificazione e di promozione territoriale, ricercando una continuità di linguaggio con quanto scampato al terremoto che colpì l’Irpinia e la Basilicata nel 1980. Vincitore di sei Concorsi nazionali di idee tra cui la Biblioteca Sangiorgio di Pistoia con PCA int. Sue opere sono state pubblicate nelle principali riviste di settore. Tra gli ultimi premi ricevuti: Premio INARCH Campania 2016, Premio di Cultura Don Giuseppe Morosini 2016, Premio di Architettura INTRALUOGHI 2011, Premio INARCH Campania 2010. Ha pubblicato “Il recupero dell’architettura e del paesaggio in Irpinia/ Manuale delle tecniche di intervento”, De Angelis Editore, Avellino 2005. Scrive di paesi, paesaggi e architettura sul blog “Piccoli Paesi”. Organizza il premio di architettura "Recupera/Riabita, salviamo i piccoli borghi dell'Appennino".

Macroarea: 
Paesaggio
rec_mag 180 CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

Criticità ed appaltabilità del PFTE con il nuovo Codice degli appalti

Il vigente Codice dei contratti pubblici per lavori, servizi e forniture adottato in attuazione della legge delega 21 giugno 2022, n. 78: decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 sostituisce il precedente del 18 aprile 2016, n. 50. Si tratta di un provvedimento auto-applicativo, ossoa che non ha bisogno di norme di attuazione, ed è entrato in vigore il 1° aprile 2023. L'articolo tratta, in particolare, il progetto di fattibilità tecnico-economica di tipo ‘appaltabile’ - PFTE - con approfondimenti e rimandi ai correlati articoli (Art. 41-44) e allegati (I.7 - I.13 e  I.18).



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INTONACI CON MATERIALI ARIDI DI RECUPERO

Economia circolare nei borghi d’Irpinia

L’articolo racconta il caso virtuoso dell’attività di recupero di materiali di scarto (cotto, mattonelle, pianelle, ecc.) per la realizzazione di nuovi intonaci, attività nata quasi casualmente nell’ambito di un cantiere relativo ad un borgo medievale in Irpinia. La difficoltà del trasporto del materiale verso il cantiere e fuori dal cantiere induce ad affinare una pratica di recupero che verrà poi ripetuta in altri contesti dimostrando la propria bontà ed efficacia. L’intonaco ottenuto dal riciclo di materiali in cantiere, attraverso una filiera corta e, forse, anche colta…dimostra in breve ottime caratteristiche di qualità non solo in termini di composizione ma soprattutto in una prospettiva di economia circolare, che oggi è argomento più che mai attuale e oggetto di attenzione in ogni ambito produttivo. Come ripetere tale attività all’interno delle griglie normative attuali?

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PLASTERS WITH WATE MATERIALS

Circular economy in Irpinia’s villages

The article describes the successful recovery of waste materials (terracotta, tiles, etc.) to make new plasters, an activity that originated almost by chance on a building site in a medieval village in Irpinia.
The difficulty of carrying the material to and from the site led to the refinement of a recovery practice that would later be repeated in other contexts, demonstrating its quality and efficacy.
The plaster obtained from the recycling of materials on the building site, through a short and, perhaps, cultured supply chain... briefly demonstrates excellent quality characteristics not only in terms of composition but, above all, in a perspective of circular economy, which actually is a current topic and the object of attention in every production context. How can this activity be repeated within the current regulatory grids?