DALLE MATERIE ALLA CONSERVAZIONE
Per comunicare il restauro anche a mondi distanti dal nostro di operatori e di appassionati, di proprietari e di studiosi, stiamo cercando di raccogliere dei distillati, delle brevi riflessioni sui temi sui quali quotidianamente ci interroghiamo: il rapporto tra antico e nuovo, la conservazione del paesaggio, i significati dell’autenticità nell’architettura storica, ecc. L’immagine fotografica poi amplia e spinge il pensiero verso altre realtà che le nostre “protesi digitali” catturano e rilanciano con maggiore facilità.
From matter to architectural restoration
In order to transmit the culture of architectural restoration to the people that don't know much about it, we tried to collect a series of short thoughts made by some professionals of this field. We will discuss on themes like: the relationship between the old and the new, the conservation of cultural heritage and the meaning of authenticity.
These are the themes everyday are faced by us.
MiBACT, Piano strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” 2019
L’intervento focalizza l’attenzione sul fabbisogno di “ricucitura” di un tessuto storico eccezionale che ricomprende testimonianze tra le più importanti e prestigiose per la storia stratificata del centro di Roma, a partire dal complesso termale originario in onore di Diocleziano, il più grande dell’antica Roma (298-306 d.C.), alle trasformazioni storico-funzionali.
ANTIFRAGILE
E’ giunto il tempo di aggiungere ai concetti chiave del restauro un nuovo principio-guida, l’antifragilità. L’antifragilità è una conquista del pensiero che dischiude orizzonti inaspettati.
ANTIFRAGILE
The time has come to add a new guiding principle to anti-fragility to the key concepts of restoration. Antifragility is a conquest of thought that opens up unexpected horizons.
LA SALA OTTAGONA DELLE TERME DI DIOCLEZIANO
Questa pillola è dedicata ad un intervento, molto celebrato, di restauro e di nuovo adattamento museale: quello della Sala Ottagona delle Terme di Diocleziano a Roma, progettato e diretto magistralmente dall’architetto Gianni Bulian tra il 1983 ed il 1997, nell’ambito di un ben più ampio programma di nuova sistemazione dell’area delle Terme.
La conservazione delle tracce e la ricerca di unità d’immagine
Villa Alari Visconti di Saliceto a Cernusco sul Naviglio (MI) è una delle più note e documentate opere dell'architetto romano Giovanni Ruggeri, assunta a fama e notorietà, a pochi anni dalla costruzione, grazie alla sua pubblicazione nel 1743 nelle Ville di delizia di Marc’Antonio Dal Re. L’immagine del complesso, icona del barocchetto lombardo, è rimasta sempre uguale a se stessa nonostante i rimaneggiamenti subiti dai rivestimenti e dalle finiture esterne, nel corso dei secolo. L’intervento di restauro, eseguito dal 2017 al 2019, ha restituito leggibilità all’immagine consolidata della villa e ha aggiunto un importante tassello alla conoscenza della storia dell’edificio e ai modi di costruire del Ruggeri, individuando la primigenia ed inaspettata finitura a “finto mattone” delle facciate, di chiara derivazione romana.
THE PRESERVATION OF THE TRACES OF THE PAST AND THE RESEARCH OF IMAGE UNITY
Villa Alari Visconti di Saliceto in Cernusco sul Naviglio (MI) is one of the best known and famous works of the Roman architect Giovanni Ruggeri. A few years after the construction the Villa assumed fame and notoriety thanks to the publication in 1743 in the Villas of delight by Marc'Antonio Dal Re. The complex, an icon of the Lombard baroque, has always mantained the same shape and image despite the restorations on the coatings and external finishes, occurred over the century. The restoration, executed from 2017 to 2019, has returned readability to the consolidated image of the villa and has enhanced the knowledge of the history of the building and about Ruggeri’s work.
RIFLESSIONI “OVVIE” DALLA CLAUSURA
[...] L’opportunità delle nostre città e dei loro quartieri è di percorrere una strada diversa e nuova, in cui la vita cittadina è parte integrante dell’interesse turistico. Tanto importante rimane l’incompreso restauro conservativo, che è soprattutto conoscenza di sé, rispettoso dei caratteri storici, dei materiali, delle lavorazioni, di un saper fare italiano, che altrimenti è perduto. Un restauro - conserva(v)ivo -, che vuol dire trovare anche vita nuova al patrimonio storico. Le città, e gli edifici in esse, si sono da sempre trasformati per forma, funzione e significati e ancora possiamo dare loro l’opportunità, come organismi viventi, di continuare a cambiare, senza perdere i connotati. [...]
OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino
Le Officine Grandi Riparazioni (OGR) di Torino sono un esempio virtuoso di riuso e valorizzazione del patrimonio industriale innescato a partire dalla sperimentazione di nuovi processi di sviluppo economico in cui il ruolo e la funzione della cultura e delle attività creative diventano sempre più importanti e decisivi nella catena del valore delle produzioni locali. Il contributo ripercorre le fasi, gli attori e i significati di questo processo, focalizzandosi sul meccanismo culturale di ‘rimessa in funzione’ delle OGR da officine di riparazione dei treni a fucina di creatività e innovazione.
The OGR – Officine Grandi Riparazione in Turin
The case of Officine Grandi Riparazioni (OGR) in Turin is a virtuous example of reuse and enhancement of industrial heritage triggered by the experimentation of new processes of economic development in which the role and function of culture and creative activities become increasingly crucial in the value chain of local productions. This paper retraces phases, players and meanings of this process, focusing on the cultural mechanism of ‘restarting’ OGR from a train repair factory to a creativity and innovation hotbed.
RESTAURO DI INTONACI E PIETRE
Manufatti architettonici esposti in maniera prolungata agli agenti atmosferici e privi di interventi di manutenzione presentano problematiche importanti connesse a fenomeni biologici e infestanti oltre che di degrado delle superfici. L’articolo racconta il caso dei restauri eseguiti ai Belvedere Nord e Sud e al Padiglione Solinghi appartenenti al complesso di Villa La Regina a Torino.
PLASTERS AND STONES RESTORATION
Architectural artefacts without maintenance for a long time presented huge problems due to biological and pest phenomena and with surface degradation. An overview on the restoration of North and South Belvedere and at Solinghi Pavilion in Villa La Regina in Torino.
ANTONIO CANTALUPI
“La solidità delle fabbriche dipende dalla buona scelta e dall’impiego giudizioso dei materiali. (…) perché un mal inteso risparmio può cagionare debolezza e rovina, ed un eccesso arreca dispendio e nuoce alla bellezza”.
IL PRIMO EDIFICIO CERTIFICATO SECONDO IL PROTOCOLLO GBC HB®
Le Scuderie della Rocca di Sant’Apollinare a Perugia sono il primo edificio in assoluto a conseguire la certificazione GBC Historic Building® (HB). L'architettura antica e preziosa di origine settecentesca rappresenta un esempio di complesso di edifici storici off-shore in Europa. È un laboratorio a cielo aperto e caso di studio pilota di retrofit strutturale post-sisma e termo-energetico secondo i principi dell'economia circolare, dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale.
THE FIRST BUILDING TO BE CERTIFIED WITH THE GBC HB® PROTOCOL IN THE WORLD
The stable building of Sant’Apollinare Fortress in Perugia is the first building certified by means of the GBC Historic Building® (HB) protocol. It is an ancient and precious architecture built in the 17th-18th century that represents a prototype of off-shore historical building complex in Europe. It is an open-air lab and pilot case study of post-earthquake structural and thermal-energy retrofit according to the principles of Circular Economy, energy efficiency, and environmental sustainability.
RESTORATION WEEK 2020
Nel 2020 ICE Agenzia ed Assorestauro continuano il percorso di promozione del Restauro Made in Italy attraverso la Restoration Week 2020, una settimana di attività e incontri dedicati alle eccellenze del restauro italiano, che si svolgerà dal 20 al 25 settembre.
Un viaggio nel centro Italia, tra Roma, Amatrice, L’Aquila e Santo Stefano in Sessanio, tra cantieri, siti d’interesse, conferenze internazionali e incontri tra esperti italiani ed internazionali di settore.
INTEGRAZIONE PROGRESSIVA DELLE RISORSE STRUTTURALI
Dopo aver descritto, nel numero 157 di recuperoeconservazione_magazine, il percorso di identificazione strutturale e di analisi dei danni subiti dalla quattrocentesca Casa Romei in occasione del terremoto del 2012, questo articolo si concentra sulle proposte di intervento, calibrate per ogni meccanismo di danno individuato, nel rispetto dei principi del restauro, perseguendo un’ottica di integrazione delle risorse strutturali presenti e di riduzione progressiva delle vulnerabilità.
PROGRESSIVE INTEGRATION OF THE STRUCTURAL RESOURCES
After describing, in recuperoeconservazione_magazine 157, the path for the structural identification and for the analysis of the damages suffered by the 15th century Casa Romei during the 2012 earthquake, the present paper focuses on the intervention proposals, calibrated on the single damage mechanisms, in respect of the principles of restoration, pursuing a perspective of integration of the existing structural resources and of progressive reduction of the spotted vulnerabilities.
PER DEMOLIRE, TRASFORMARE E RICOSTRUIRE, SI COMINCIA DAL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO
Di recente, sull’onda delle pesanti proposte di modifica dello stadio Franchi, di P.L. Nervi, è stata presentata da alcuni deputati una proposta di legge che modificherebbe l’art. 12 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Camera dei Deputati, Proposta di legge n.2504). Questa norma è relativa all’accertamento dell’interesse culturale di un bene pubblico il cui autore non sia più tra noi e la cui realizzazione dati più di settant’anni addietro. [...]
PENDOLI ANTISISMICI
Il settimo appuntamento con l’ingegner Cangi sulla prevenzione sismica nel patrimonio storico tratta di orizzonti culturali a noi alieni e, in particolare, degli antichi costruttori degli edifici a cupola della Persia, l’Iran di oggi. Per proteggere queste strutture dai frequenti terremoti, si utilizzava un pesante pendolo in pietra che, assicurato al cervello della volta e libero di oscillare, fungeva da contrappeso per dissipare le tensioni e richiamare tempestivamente alla propria forma normale le parti soggette alle deformazioni sotto sisma.
Francesco Giovanetti (Presidente ARCo)