ISSN 2283-7558

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novembre2014

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L'EDITORIALE

AL CENTO PER CENTO UN CITTADINO AMERICANO

Tutti noi abbiamo studiato la storia dell'architettura e dell'arte sui sacri testi, abbiamo approfondito epoche, autori, argomenti e linguaggi, secondo i nostri interessi e le nostre finalità; ci siamo formati su una letteratura che evidenziava e descriveva forme, stili, ordini e apparati figurativi. Le rappresentazioni dell’architettura erano in questi casi fotografie o disegni che coglievano gli aspetti visibili dell’immagine architettonica e, quindi, il principale dato erano le superfici. Se ci si pensa, quelle che abbiamo studiato e letto per anni sono descrizioni raffinate, erudite e di altissima cultura ma limitate, quasi sempre limitate alle forme e agli stili, ai chiaroscuri, ai linguaggi figurativi e alla poetica dell'immagine dell'architettura trascurando sempre e costantemente un dato: la fisicità e la matericità dell’architettura.In queste storie descrittive si privilegiavano i 'valori' colti dallo sguardo, ossia il visibile, l'apparire, in pratica ciò che lo sguardo del critico rilevava. Come notava Giuseppe Rocchi parecchi anni fa, in tutte le storie dell’architettura mancano le informazioni relative ai materiali.



IL RESTAURO TIMIDO

Fare di più non significa fare meglio

Ci si lamenta sempre delle scarse risorse a disposizione per il nostro patrimonio monumentale ma in realtà se ci pensiamo bene non è vero che abbiamo poco denaro: ne abbiamo sprecato molto.  Per agire con il minimo intervento, con l'azione minima compatibile, timida, intelligente, critica, indispensabile e parsimoniosa bisogna studiare molto, bisogna saper ascoltare il costruito, bisogna approfondire, bisogna combattere contro i pregiudizi, contro il senso comune, contro l'approssimazione delle soluzioni. Così la parsimonia è una scelta consapevole di chi è conscio che non si può continuare a consumare il mondo che ci circonda ai ritmi degli ultimi decenni.

Less but better

We’re always complaining about the limited resources available for our Heritage but in reality, if we think about it, it’s not true that we have little money: we’ve only wasted much of it. To act with the bare minimum, with a compatible, shy, intelligent, critical, essential and parsimonious minimal action, we have to study hard, we need to be able to listen to what is built; we must deepen our knowledge and we must fight against prejudice, against common sense, against approximate solutions.
This way, parsimony is a conscious choice made by those who are aware that we cannot keep on consuming our World the way we’ve been doing these past decades.



FOCUS SOSTEMIBILITA'

Intervista a Kuanghan Li

Direttrice del China Heritage Program del Global Heritage Fund

Una panoramica sul lavoro di Kuanghan Li e alcuni temi di attualità riguardo alla conservazione del patrimonio e il riuso del costruito in Cina.

Interview with Kuanghan Li

Director of Global Heritage Fund’s China Heritage Program

An overview about Kuanghan Li work and some hot topics related to cultural heritage conservation and reuse of existing buildings in China.



LA BUROCRAZIA ITALIANA PUNISCE I VIRTUOSI

L'Italia è il Paese dove è possibile aspettare sanatorie agli abusi edilizi, ma non il risanamento da quegli abusi. Un progetto di ripristino dei luoghi ante abuso e ante sanatoria non viene considerato dallo Stato come un intervento di interesse comune, pertanto non viene premiato, ma caricato di oneri. Mancano gli strumenti e la mentalità del risanamento della qualità del territorio e in questo modo "la burocrazia punisce i virtuosi".

BUREAUCRACY VERSUS QUALITY

Italy is the place where you can expect amnesty to unauthorized constructions, but where you can't be supported for the recovery from the abuse. Politics and bureaucracy don't help bold citizen who prefer architectural and urban quality instead of quantity. There aren't tools nor mentality for rehabilitation, and "bureaucracy smite civic virtue".



Oratorio del Ss. Crocifisso a Pistoia

Dettagli del restauro alla riscoperta di un gioiello del Settecento

Atmosfere barocche, polifonie di colori, uno spazio urbano ritrovato, stucchi, ornati e la storia di una delle più antiche famiglie di Pistoia, i Rutati, alla base di un’esperienza di restauro. Un piccolo Oratorio, eretto nell’adorazione del Crocifisso, racchiude, come un piccolo scrigno, una ricca iconografia delle tappe fondamentali della vita di Cristo e ripropone sulle facciate esterne la stessa ricchezza decorativa negli ornati e nella partizione geometrica. Anche la volta, sormontata da una copertura lignea, svela un piccolo spazio nascosto, un tempo utilizzato a colombaia dalle monache benedettine, testimonianza di momenti di vita quotidiana. Ma l’incuria ed il trascorrere del tempo offuscano il piccolo gioiello, appartato e dimenticato all’ombra del maestoso ex convento delle Monache da Sala. Il restauro appena concluso ha rappresentato l’occasione di una riscoperta oltre che la riqualificazione di uno spazio urbano all’interno del tessuto storico della città.

The Holy Crucified Oratory

Restoration details to the discovery of a XVIII century jewel

Baroque atmosphere, polyphony of colors, an urban space refound, stuccoes, ornaments and the story of one of the oldest families of Pistoia, the Rutatis, at the base of a restoration experience. A small Oratory, erected in the adoration of Crucifix, contains, as a small treasure chest, a rich iconography of the milestones of Christ’s life and repeats, on the external walls the same decorative richness in the ornaments and in geometrical partition.



Un approccio prestazionale all’intervento sul patrimonio storico

Riflessioni sulla qualità del processo nella riqualificazione dell’involucro edilizio

L’involucro edilizio è il limite fisico tra l’ambiente confinato e l’ambiente esterno e ad esso è imputabile il soddisfacimento delle esigenze legate alla sicurezza, al benessere (in relazione ai fattori coinvolti quali aria, temperatura, umidità, illuminamento e rumore), alla fruibilità, all’aspetto, alla gestione, all’integrabilità e alla salvaguardia ambientale. Anche nel caso dell’intervento di retrofit degli involucri, è possibile adottare procedure di commissioning finalizzate alla qualità del processo, formulate sulla base di un quadro esigenziale-prestazionale di riferimento.

A performance-based approach for historical buildings

Considerations on process quality for envelopes retrofit

The building envelope is the physical boundary between the confined environment and the external environment and it provides the fulfillment of the requirements related to safety, well-being (in relation to the factors involved, such as air temperature, humidity, lighting and noise), usability, appearance, management, new elements and materials integration and environmental protection. Even in the case envelopes retrofit, it is possible to adopt commissioning procedures aimed at the quality of the process, formulated on the basis of a need-performance framework.
The paper brings some considerations about the relationship between performance enhancement and performance compliance in the energy and environmental retrofit of existing building envelopes, explaining the building envelope commissioning process (BECx) and defining a need-requirement framework to be adopted during the pre-design, design, construction and operation phases. A final attention is given to the integration of the BECx process within the historical heritage.