Architetto, svolge attività professionale nel territorio pistoiese, realizzando opere nel restauro di beni monumentali
agalli
TRAMANDARE IL SAPERE
Nei conventi domenicani le vicende delle biblioteche corrispondono spesso a quelle delle comunità che vi risiedono. L'Ordine fondato da san Domenico agli inizi del XIII secolo, di cui ricorre l'800° anniversario, ha vissuto sempre un rapporto fondamentale con i libri, importanti per lo studio quale componente essenziale per la predicazione.
La biblioteca è situata all'interno del complesso conventuale San Domenico di Pistoia che si articola con l'imponente mole della chiesa, i chiostri e l'ampio orto. Il convento ha costituito dagli inizi del XIII secolo un punto di riferimento essenziale per la vita religiosa e culturale della città. L'intervento che viene presentato riguarda il restauro e la messa a norma della sala deposito e della sala convegni, antico refettorio, con la realizzazione di sale di lettura aperte al pubblico e l'assetto sul quale si è intervenuti è quello scaturito dalla ristrutturazione del 1959 a seguito delle macerie della seconda guerra mondiale. Nonostante il grave danno subito a seguito del bombardamento, il fondo librario è stato progressivamente ricostituito, tanto da essere oggi stimato in circa 50.000 volumi.
ENTRUST THE KNOWLEDGE
The history of the libraries in Dominican convents often corresponds to that of the communities that live in them.
The Order, founded by Saint Dominic at the beginning of the 13th century thus celebrating its 800th anniversary, has always had an important relationship with books.
Books play a vital role as study is a fundamental component of religious teaching.
The library is inside the convent of Saint Dominic in Pistoia, which consists of the imposing Church, the cloisters and the big kitchen garden.
The convent has been an important centre for the religious and cultural life of the town since the early 13th century.
The works that we are presenting relate to the restoration and update to compliance standards of the repository and the conference room, what was the former refectory, the creation of reading rooms that will be open to the public.
The structure on which we have worked is the one following the restoration of 1959 to repair the damage caused during WWII.
Despite the severe damage caused by the bombing, the books stock has been gradually built up to reach the current size of about 50,000 volumes.
The opening of the renovated library is set for 1st April as part of the events of Pistoia Capitale della Cultura 2017 (Pistoia Capital of Culture 2017).
CONSERVARE LE TRACCE DELLA STORIA
Il Palazzo dei Capitani della Montagna continua a rappresentare il fulcro intorno al quale si svolge il piccolo centro montano di Cutigliano in provincia di Pistoia. La mole chiusa e compatta dell'edificio, che rimanda ai palazzi pubblici sorti in Toscana durante i secoli XIII e XIV, nel corso del tempo è stata resa più articolata e meno austera dal progressivo inserimento degli stemmi dei Capitani che si sono succeduti nel governo di un'ampia parte della montagna pistoiese.
La policromia della terracotta, le variazioni stilistiche e cromatiche della pietra serena conferiscono alla facciata un valore narrativo a testimonianza della storia della cittadina e al contempo della sapienza artigianale dei vari laboratori artistici tradizionalmente operanti nell'area fiorentina e pistoiese.
Il restauro appena concluso ha rappresentato l'occasione per restituire integrità agli stemmi, oltre ad una ritrovata lettura di uno spartito architettonico che continua a comunicare e a catturare lo sguardo.
PRESERVING TRACES OF HISTORY
The “Palazzo dei Capitani” of the Pistoiese Mountains is still today the heart of the mountain village of Cutigliano, in the province of Pistoia. It was built at the end of the 14th century, as the residence of the Captain of the Pistoiese Mountains, a functionary appointed by the Florentine government and charged to rule the Pistoiese Mountains district.
In 1377 the delegates of the seven mountain communities met in Cutigliano and drew up a contract to buy the plot of land upon which the mansion was built. The closed and compact shape of the palace, that recalls the public buildings that sprang up in Tuscany during the 13th and 14th centuries, had been made less austere and more complex over time, by adding the blazons of the series of Captains who superseded each other in governing a large part of the Pistoiese Mountains.
They result in messy arrangement, as stratified, and often engraved with the name of the functionaries and the duration of their mandates. Some coats of arms have survived to this day in fragments, whereas a tampering with other elements was confirmed, because they aren't in their original positions anymore.
The terracotta polychromy, the stone stylistic and chromatic variants lend the facade a narrative power that recalls the hamlet history and, at the same time, the craftmanship of the art workshops peculiar to the territory of Florence and Pistoia.
The restoration works just concluded gave the opportunity to regain dignity of the blazons and a rediscovered reading of this architectural composition which is still able to communicate and catch the eye of passers-by.
Oratorio del Ss. Crocifisso a Pistoia
Atmosfere barocche, polifonie di colori, uno spazio urbano ritrovato, stucchi, ornati e la storia di una delle più antiche famiglie di Pistoia, i Rutati, alla base di un’esperienza di restauro. Un piccolo Oratorio, eretto nell’adorazione del Crocifisso, racchiude, come un piccolo scrigno, una ricca iconografia delle tappe fondamentali della vita di Cristo e ripropone sulle facciate esterne la stessa ricchezza decorativa negli ornati e nella partizione geometrica. Anche la volta, sormontata da una copertura lignea, svela un piccolo spazio nascosto, un tempo utilizzato a colombaia dalle monache benedettine, testimonianza di momenti di vita quotidiana. Ma l’incuria ed il trascorrere del tempo offuscano il piccolo gioiello, appartato e dimenticato all’ombra del maestoso ex convento delle Monache da Sala. Il restauro appena concluso ha rappresentato l’occasione di una riscoperta oltre che la riqualificazione di uno spazio urbano all’interno del tessuto storico della città.
The Holy Crucified Oratory
Baroque atmosphere, polyphony of colors, an urban space refound, stuccoes, ornaments and the story of one of the oldest families of Pistoia, the Rutatis, at the base of a restoration experience. A small Oratory, erected in the adoration of Crucifix, contains, as a small treasure chest, a rich iconography of the milestones of Christ’s life and repeats, on the external walls the same decorative richness in the ornaments and in geometrical partition.