ISSN 2283-7558

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gennaiofebbraio2019

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L'EDITORIALE

La sintesi è più faticosa dell’analisi

Perché scrivere un manuale sul restauro architettonico? In questo campo le soluzioni tecniche, sulle quali in genere puntano i manuali, non sono sempre tutte valide o compatibili ma possono essere adatte o prevaricanti a seconda delle caratteristiche costruttive degli edifici e del loro stato di conservazione; per questo motivo è necessario un loro uso accorto e filtrato dalla cultura. Un mero abaco di tecnologie indipendente dalle condizioni nelle quali si trovano strutture e finiture dell’edificio sarebbe utilizzabile da chiunque, diventerebbe così uno strumento indipendente dalla cultura e dalla specializzazione del tecnico, cosa profondamente sbagliata. In questo settore specialistico, invece, la qualità risiede proprio nella specializzazione e nella cultura.

Is more challenging than deep analytics

It is not possible to write a manual on architectural restoration since the technical solutions the latter offers, very often, are not relevant and compatible with all the buildings. For this reason it is important to have the cultural understanding to recognise the best solutions.
everyone would find it useful to use a list of technologies independent from the structural conditions of the building. Yet this would become a separate instrument from the culture and the technical specialisation and therefore wrong.
In this field excellence is related to culture and specialisation.



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IL RESTAURO TIMIDO

L’intelligenza del cantiere

l’avventura del far bene insieme

Ogni cantiere è un’avventura unica e irripetibile fatta di luoghi e persone, sfide e scoperte, sorprese ed esitazioni, urgenza e pazienza, tra cui si vengono a creare delle connessioni e dei legami inaspettati e sorprendenti.

The intelligence of the construction site

the adventure of doing well together

Each construction site is a unique and unrepeatable adventure made up of places and people, challenges and discoveries, surprises and hesitations, urgency and patience, among which are created unexpected and surprising connections and bonds.



IL DEGRADO E L’ARCHITETTURA STORICA

Processo diagnostico, cura, prevenzione nell'ambito del costruito esistente

Come tutte le cose, anche gli edifici invecchiano. I sintomi dell’invecchiamento si manifestano con degradazioni progressive dei materiali costitutivi che dipendono dalle interazioni con l’aggressività ambientale o dall’attività antropica. La Patologia edilizia è disciplina che studia i meccanismi che portano, in tempi ravvicinati, a fenomeni di invecchiamento precoce. Stabilito che il degrado su un edificio già vecchio è da considerarsi in modo del tutto differente rispetto ad un edificio nuovo, la manutenzione preventiva, con monitoraggi e attività ispettive, è strategia in grado di tenere sotto controllo i fenomeni di degrado.

Historical buildings and decay

Diagnostic processes, maintenance and prevention activities on built

Buildings get old in time, like all things. The symptoms of aging show themselves with progressive materials degradations which depend on interactions between buildings and environmental aggressiveness or anthropic activity. The building pathology is a discipline that studies the phenomena of untimely decay. The degradation on old buildings has to be considered in a completely different way than the one on new buildings. From this point of view, the preventive maintenance, carried out through monitoring and inspection activities, is a strategy able to keep under control the degradation phenomena for built heritage.



RESTAURO E LEGGE

“Affidamento diretto” dei lavori di restauro

Cosa cambia con la legge di bilancio 2019

L’approvazione definitiva della legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145/2019), a fine dicembre 2018, svela in dettaglio il contenuto della norma sull’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto degli appalti pubblici sottosoglia. La nuova Legge di Bilancio prevede infatti una deroga, in vigore dal 1 gennaio al 31 dicembre 2019, alle procedure di affidamento di cui all’art. 36, comma 2 del D.Lgs. n. 50/2016. [...]



LA CULTURA DEL RESTAURO

From know-how to show-how_P1

Ovvero comunicare i restauri

Giocando sui termini di know-how e show-how, il contributo approfondisce il ruolo della comunicazione nell'intervento sulla preesistenza. L'analisi di alcuni noti restauri offre l'opportunità di riflettere su autorialità e anonimato del progetto, interrogandosi sulle conseguenze del processo di associazione autore-opera per la disseminazione della cultura del restauro.

From know-how to know-how_P1

That is, communicating restorations

By playing on the terms of know-how and show-how, the paper reflects on the importance of communicating the intervention on historical pre-existence. The analysis of some well-known restoration works offers the opportunity to think about the authorship and anonymity of the project, wondering about the consequences of associating author-work for the dissemination of the culture of restoration.



IN BIBLIOTECA

Costruire con la storia

La conoscenza della materia e delle tecniche del costruire del passato sono alla base di ogni progetto che riguarda il costruito storico. Testi e documenti antichi e recenti sono una delle fonti fondamentali per conoscere i segreti del costruire degli edifici. La rubrica che si inaugura con questo numero intende illustrare il grande patrimonio librario e documentale del Collegio e consentire ai nostri lettori di sbirciare tra le antiche pagine di questi scritti.



da do.co,mo.mo

Il Palazzo del Lavoro di Pier Luigi Nervi

Oltre dodici anni di abbandono

Visto come simbolo di integrazione tra invenzione strutturale e architettonica e veicolato dalle principali riviste nazionali e internazionali, il Palazzo del Lavoro ha affascinato intere generazioni. Nonostante le varie soluzioni per un possibile riutilizzo proposte dallo stesso Nervi nel concorso del 1959, gli anni passano tra usi impropri e assenza di strategie e nel 2007 viene venduto a una società di sviluppo immobiliare per trasformarlo in centro commerciale, mai realizzato. Oggi il suo destino rimane incerto.

The Palazzo del Lavoro by Pier Luigi Nervi

Over 12 years of neglect

Viewed as a symbol of integration between structural and architectural invention and presented in the most important national and international publications, the Palazzo del Lavoro has fascinated entire generations. Despite various ideas for re-use of the building proposed by Nervi himself in the 1959 competition, including a sports centre, years passed amid an absence of strategy, with the building being used for various unsuitable purposes, until in 2007 it was sold to a property developer to be turned into a shopping mall never realized. Its future today remains uncertain.



Senza sicurezza non c’è conservazione

Beni culturali in zona sismica: intervento “minimo” significa “quello necessario”

I molti crolli di chiese e di altri manufatti avvenuti anche nei recenti eventi sismici hanno confermato le ben note vulnerabilità di queste costruzioni storiche.
È sempre più evidente che, almeno nelle zone di elevata pericolosità sismica, la scelta tra intervenire (efficacemente) e non intervenire corrisponde alla scelta tra la “firmitas”, che permette la “conservazione in vita” del manufatto e del suo contenuto, e una “conservazione” solo nominale, che si limita alle attenzioni verso le superfici di tali monumenti e lascia la loro sopravvivenza al caso e alla aleatorietà degli eventi.
L’articolo propone alcune riflessioni su cosa si dovrebbe intendere, in questi casi, per “minimo intervento”.

Cultural Heritage in seismic zone

"Minimum" intervention means: "the necessary one"!

The collapses of churches and other artefacts during recent earthquakes confirmed the well-known vulnerabilities of these historical constructions.
In areas of high seismic hazard, it’s evident that the choice between intervening and non intervening can be compared to the choice between the "firmitas" that allows to “keep in life" the construction and of its contents and a "virtual conservation”, which is limited to the attention to the non-structural parts, leaving the building’s  survival to the randomness of the natural events.



Digital Manufacturing e Cultural Heritage_P1

Premessa teorica per un workflow digitale nel cantiere di restauro

L’attuale avanzamento della ricerca nell’ambito della digitalizzazione dei processi progettuali e costruttivi pone la necessità di analizzare come le più moderne tecniche di acquisizione tridimensionale e produzione materiale possano avere una ripercussione concreta sulle sequenzialità operative che caratterizzano il settore edilizio. Inoltre, l’ipotesi di trasferire le competenze fino ad ora acquisite ad un approccio su manufatti architettonici esistenti si configura come un’opportunità per indagare quali reali benefici sia possibile definire nell’organizzazione di un cantiere digitale di restauro. Il testo che segue rappresenta l’impostazione metodologica di una ricerca dottorale applicata nel campo del digital manufacturing, di cui verranno esposti i risvolti pratici in un secondo contributo.

Digital Manufacturing and Cultural Heritage_P1

The theoretical background for a digital workflow within restoration processes

The current advancement of the research within the construction sector is the missing piece for bridging the gap between the digitalization of building processes and the new paradigms of production of architectural components (Labonnote et al., 2016). The renewed markets needs and contemporary design languages require in-depth digital proficiency for the management of representation tools (process innovation) and production (product innovation). “Turning digital data into matter” (Gershenfeld, 2012), in the building design field, is the primary challenge to be faced in order to demonstrate a possible transfer of benefits to sectors that are related to the building site, for new constructions or interventions on Cultural Heritage (Medici & Codarin, 2018). On the one hand, nowadays digital tools meet the needs of the actors involved in the design process to communicate through a common language. On the other hand, the scientific community agrees to state the importance of deepening the most updated digital fabrication systems with the aim of elaborating e a methodological approach that prevents the technique to prevail over the cultural assets a project requires (Gerber & Ibañez, 2015).
The present research uses as a case study the restoration site and tries to structure a dialogue between artisans craft and possible IT integrations (Calzolari et al., 2017) to investigate the dichotomy between technical and cultural assets in construction processes.
Moreover, this study systematises the current state-of-the-art on Cultural Heritage conservation methodologies and proposes an innovative workflow for recovery projects on existing architectural envelopes in a state of degradation. Digital survey technologies and additive layer manufacturing tools are an opportunity to bring back together design processes and traditional manufacturing procedures (Stevens & Nelson, 2015) outlining the characteristics of the future digital craftsman: “the automatic feedback between the machine and the material […] is the next step of digital craftsmanship” (Carpo, 2014).



Fasciature in carbonio

Il consolidamento strutturale del Ponte sul fiume Nera

In un contesto naturale in provincia di Perugia, un intervento di sistemazione di un tratto carraio ha contemplato anche il consolidamento di un ponte medievale in pietra che necessitava di un rinforzo ed un adeguamento funzionale per il passaggio di alcune linee di servizio. La posa di fasciature in carbonio all’estradosso del ponte è stato eseguito con materiali Fibre Net (Sistema Betontex Epoxy) ed ha visto l’abbinamento di tessuti in CFRP con barre e fiocchi in carbonio per la realizzazione di microcuciture trasversali.

CARBON FIBER WRAPS

The structural consolidation of bridge over the Nera river

In the surrounding of Perugia, a country road leads to a medieval bridge over the Nera river; the structure in blocks of stone was probably built on an existing Roman construction. Recently in that area some urbanizations works have been made and meanwhile the bridge has been the object of a structural consolidation.
The extrados reinforcement has been made with a combination of Fibre Net carbon fibre fabrics, ribbed bars and epoxy resins (Betontex system).



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UMIDITÀ DI RISALITA CAPILLARE

Il caso degli edifici religiosi a Sommariva di Perno vicino a Cuneo

L’articolo racconta del caso del comune di Sommariva di Perno e di come, grazie all’accortezza del Don responsabile della zona presa in analisi, diversi edifici siano stati riqualificati e salvati dai danni irreversibili dell’umidità di risalita capillare. Si descrivono le analisi dei danni, delle cause e delle conseguenze dell’umidità di risalita per poi riportare le misure e i dati percentuali delle misurazioni verificando l’efficacia del sistema. In poche righe Daniele Tarabini trasmette la grande passione che l’ha accompagnato negli anni con lo scopo di trovare una valida soluzione alle problematiche connesse all’umidità di risalita capillare.

Capillary rising damp

The case of religious buildings in Sommariva di Perno near Cuneo

The article deals with the town of Sommariva di Perno and how, thanks to the attention of the Don responsible for the area taken in analysis, several buildings have been redeveloped and saved from irreversible damage from capillary rising damp. The analyzes of the damage, the causes and the consequences of rising damp are described in order to then report the measurements and the percentage data of the measurements, verifying the effectiveness of the system. In a few lines Daniele Tarabini conveys the great passion that has accompanied him over the years with the aim of finding a valid solution to the problems related to the humidity of capillary rising.



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da ASSORESTAURO

La categoria “Interventi di restauro e recupero”

Ecco chi sono i Soci di Assorestauro

Le sapienti lavorazioni di chi ogni giorno è a contatto con la storia. Restauri, consolidamenti, ponteggi e scavi, un patrimonio che unisce tradizione ad innovazione: le imprese.
Composte da team di figure professionali come restauratori, architetti e conservatori esperti, le imprese associate ad Assorestauro coprono tutte le attività e i possibili interventi riguardanti l’edificato storico e artistico italiano, a partire dalla progettazione sino alla realizzazione e manutenzione. La certificazione delle imprese associate molto spesso non si limita alla OG2, ma l’esperienza e le figure coinvolte rendono possibili l’attuazione di restauri e messe in sicurezza, anche in aree archeologiche, su opere d’arte ed impiantistiche (OS 2-A, OS 2-B, OG 4, OS25, OG11)

Tra i Soci, presentiamo Kairos Restauri, Leonardo, Lithos



da ARCo

Convegno Nazionale ARCo

8 e 9 marzo 2019 Palazzo Reale, Napoli

La ruota del carro come testimonianza di civiltà: ricordate la commissione Franceschini? 1966? Quel pensiero è alla base dell’attuale nozione di patrimonio architettonico, che oggi si è estesa al punto di includere, oltre a quelli che si definivano allora monumenti, gran parte del costruito storico e del suo contesto, incluse le case dove abitiamo e gli uffici dove lavoriamo o ci rechiamo per ottenere servizi.
L’8 e il 9 marzo presenteremo 'I buoni interventi di restauro: conservazione, adeguamento e riuso' in casi tipici della varietà del patrimonio costruito. Partecipano al convegno esponenti della tutela del patrimonio, universitari che si dedicano all’insegnamento del restauro e professionisti privati, tutti esperti nel restauro architettonico e strutturale.



da ALA Assoarchitetti

Lo sfregio dei Diamanti

Un malessere si propaga in modo malefico dalla storia dell’annullamento del concorso di Ferrara ed investe ogni altra soprintendenza d’Italia e gli architetti che, stante la possibilità di una simile incertezza del procedimento, valuteranno assai approfonditamente se partecipare ad un concorso pubblico di progettazione, per un intervento che coinvolga anche solo lateralmente, un edificio vincolato.