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Premio ARCo Giovani 2018
Il Premio Arco Giovani per tesi di laurea in restauro e recupero del costruito esistente è giunto alla sua terza edizione ed anche questa volta ha visto la nutrita partecipazione di giovani laureati in restauro, ma non solo, provenienti da tante sedi universitarie italiane. I temi trattati sono i più vari con una particolare attenzione, oltre agli argomenti più tradizionali del restauro architettonico e urbano, al recupero dell’edilizia moderna e contemporanea con l’inserimento di nuove funzioni ed elementi architettonici.
La chiesa ex-carcere
L’articolo descrive l’avvio dei lavori di restauro, attesi da tanti anni, della Chiesa di San Francesco del Prato a Parma. Il monumento, un’imponente chiesa francescana del Trecento tra le più insigni d’Italia, per quasi due secoli era stata adibita a carcere subendo trasformazioni che ne avevano alterato pesantemente l’assetto architettonico. Il progetto di restauro prevede il ritorno alla funzione originaria ed il ripristino della facies più matura senza però occultare completamente i segni delle manomissioni successive. Allo stato attuale sono stati eseguiti i consolidamenti fondali ed il montaggio delle impalcature interne per gli interventi strutturali sui tetti.
The start of the restauration work on the Church of San Francesco del Prato in Parma
This article describes the start of the restauration work on the Church of San Francesco del Prato in Parma.
This monument, an impressive 14th century Franciscan church, one of the most distinguished churches in Italy, has been used as a prison for two century and for this reason it radically changed its architectonical configuration.
The project provides the restauration of the original function and the recovery of the most mature facies without hiding the following modifications.
Now the structural consolidation of building’s foundation has been carried out and the scaffolding, that will be used for the roof consolidation, has been installed.
Scenari di ricostruzione post sisma
Immediatamente dopo gli eventi sismici, iniziati alla fine dell’estate 2016 e continuati senza interruzioni fino ai primi mesi del 2017, che hanno sconvolto un’amplissima area dell’appennino centrale, un gruppo di docenti dell’Università Roma Tre si è attivato per partecipare alla ricognizione dei danni subiti dal costruito storico e contribuire al processo di recupero e ricostruzione dei centri storici con studi, ricerche ed attività di supporto alle amministrazioni pubbliche centrali e locali. Tali iniziative sono state presentate e relazionate da ARCo nel corso di due convegni sul tema a Macerata (vedi anche rec_magazine142). Si riprendono tali temi descrivendo gli scenari dei danni procurati dal lungo sciame sismico - scenari molto diversi tra loro che richiedono diverse modalità d’intervento - e quali posso essere gli apporti dell’università impegnate sia a livello scientifico che di terza missione.