ISSN 2283-7558

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novembredicembre2018

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NON PROPRIO UN EDITORIALE

Un modo diverso di pensare il restauro

Non mi sembrava vero che al Politecnico di Milano si potesse dire, e soprattutto insegnare, quello che si pensava, quello in cui si credeva. Erano i primi anni ‘80 e arrivavo dallo IUAV [...] quando ho avuto il primo incarico al Politecnico tutto mi sembrava  un sogno. Lì, Marco Dezzi Bardeschi e quel piccolo agguerrito nucleo di docenti, ricercatori e assistenti, stava-no operando una rivoluzione epocale, stava-no stendendo le fondamenta per rinnovare radicalmente le basi filosofiche, le finalità, la metodologia progettuale e le tecniche del restauro. [...]

    

Tanti sono i contributi giunti in redazione per le pagine dedicate a Marco Dezzi Bardeschi e ne abbiamo scelti alcuni, per noi particolarmente significativi, che proponiamo in semplice ordine alfabetico. Non tutti coloro che scrivono lo hanno conosciuto personalmente né tutti hanno condiviso con lui idee e operatività ma tutti sono accomunati dall’aver ‘ascoltato’ e letto il suo pensiero e di esseri cresciuti professionalmente anche nel dibattito scaturito dal SUO MODO DIVERSO DI PENSARE IL RESTAURO

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da do.co,mo.mo

Per Marco Dezzi Bardeschi, UT VIVAT

Profondo umanesimo e curiosità instancabile: questa la cifra distintiva dell’operosa vita di Marco Dezzi Bardeschi, nato a Firenze 84 anni fa, il 30 settembre 1934, scomparso il 4 novembre 2018 nel pieno delle forze e della capacità di lavoro che lo hanno sempre accompagnato. Dotato di cultura e vivacità intellettuale fuori dal comune, Dezzi Bardeschi ha sempre coniugato lo studio con il fare architettonico, pubblicando in sessant’anni di intensa attività scientifica (il suo primo scritto risale al 1958) più di un migliaio di contributi, che spaziano dalla storia dell’architettura al restauro, ma anche realizzando molte opere  alcune delle quali ormai annoverate tra i tópoi del restauro mondiale [...]

 



IL RESTAURO TIMIDO

Il dolce lago del Serio

Un nuovo contratto con la natura

Per capire cosa sta succedendo bisogna fare un atto di umiltà e spostare la nostra attenzione da noi umani per rivolgerla a ciò che umano non è, e che in realtà costituisce la gran parte della vita sulla Terra. Conviene abbandonare la nostra visione antropocentrica, per abbracciare la natura intorno a noi: animali, piante ma anche rocce. Riscoprendo la virtù dell’umiltà e della timidezza possiamo abbracciare la vita “altra” che ci circonda e accorgerci dei problemi che infliggiamo alla Terra cercando un’altra via più intelligente e virtuosa. Un piccolo lago sulle sponde del Fiume Serio nei pressi di Crema è l’occasione di sperimentare un intervento paesaggistico e architettonico che si basa sulle virtù della dolcezza.

The sweet lake of Serio

A new contract with nature

Perhaps to understand what is happening we must do an act of humility and shift our attention from us humans to address it to what the human is not that actually constitutes the great part of life on Earth. we should forget our anthropocentric vision, to embrace the nature around us: animals, plants but also rocks. Rediscovering the virtue of humility and shyness we can embrace the "other" life that surrounds us and realize the problems we inflict on the Earth by seeking another, more intelligent and virtuous path. A small lake on the banks of the Serio River near Crema is an opportunity to experience a landscape and architectural intervention based on the virtues of sweetness.



Ritrovata identità sulle tracce della storia

Il restauro di Palazzo Vescovile a Pistoia

L'assetto delle facciate del palazzo vescovile di Pistoia, prima del restauro, risultava in condizioni di elevato degrado con gravi rischi per l'incolumità pubblica. Sulla facciata erano evidenti le tracce di serie di interventi, svolti prevalentemente nel secondo dopoguerra, non documentati e frutto di logiche operative improntate alla praticità. Queste opere avevano pesantemente mutato i connotati settecenteschi, ancora ben identificabili invece negli spazi interni del palazzo. La tinta che aveva opacizzato l'intero spartito, le ampie ricostruzioni di modellato eseguite in cemento oramai in fase di distacco avendo indebolito anche il retrostante labile supporto in pietra serena. La scelta che ha guidato l'intero intervento è stata quella di rimuovere le tracce (comunque ampiamente documentate) di tale prassi e ristabilire una coerenza tecnica – materica di ogni sua parte in grado di recuperare la valenza espressiva dell'ampio apparato decorativo.

Rediscovered Identity on the trails of history

The restoration of bishop's Palace in Pistoia

The bishop's palace-front in Pistoia was seriously damaged  before the actual restoration and represented a threat to public safety.
Several evidences of previous restoring interventions were visible on the façade; they were carried out mainly in the Post-World War II Period and were based on practical convenience rather than on operating methods.
The eighteenth-century features, still visible in the internal spaces of the palace, were heavy altered on the façade by the former restoring attempts.
The color of the architectural parts was quite opaque and the several concrete repairs were falling off the wall; even the supporting thin sandstone was weakened.
The whole intervention, of which a large documentation is available, has therefore been planned to remove the trails of such an old-fashioned practice, and to restore the technic coherence of materials in every part of the front, in order to recover the expressive significance of this large architectural embellishments.
An inquiry has been made about the color of the few still legible original parts; samples have been tested in laboratory with the intent to replicate the tint according to the methods set out, in order for results to be coherent with the eighteenth-century features.
If the bishop's palace will be historically and artistically much more appreciated, this is due to the performance and professionalism of the construction staff. This palace has been given back to the artistic life of its own city where it was forgotten.



Il BIM nel restauro di superfici storiche

Il caso della Basilica prepositurale di Gallarate

Il contributo mette in evidenza potenzialità e limiti della modellazione 3D BIM nell’ambito del patrimonio storico edificato, portando come esempio il caso studio della Basilica di Santa Maria Assunta a Gallarate (Varese), recentemente sottoposta ad un intervento di restauro delle superfici interne con decorazioni ad affresco, stucco e dorature.

BIM and restoration of historical surfaces

The case study of the main church in Gallarate

The paper explores potentialities and limitations of BIM 3D modeling for historical built heritage, taking as an example the case study of the church of Santa Maria Assunta in Gallarate (Varese), whose interior decorated surfaces were recently restored.



RESTAURO E LEGGE

Restauro

La gestione elettronica delle gare d’appalto

Come ormai noto, l’Unione Europea, attraverso la Direttiva 2014/24/EU, ha disposto l’abolizione di qualsiasi forma di scambio di comunicazioni cartacee tra stazioni appaltanti e imprese, al fine di rendere più celeri le procedure, rispettare maggiormente i principi di correttezza e trasparenza per i concorrenti ed abbattere i costi di partecipazione alle gare per i piccoli imprenditori.
L’obiettivo della Direttiva europea viene ben evidenziato al comma 1 dell’art. 22, laddove viene stabilito che “gli Stati membri provvedono affinché tutte le comunicazioni e gli scambi di informazioni di cui alla presente direttiva, in particolare la trasmissione in via elettronica, siano eseguiti utilizzando mezzi di comunicazione elettronici in conformità con quanto disposto dal presente articolo…..”.

hfg



LA CULTURA DEL RESTAURO

Il coraggio di cambiare se stessi

L’intervento di Eduardo Souto de Moura per il Mercato di Braga

Cosa accade quando a richiedere un ripensamento sostanziale è una architettura d’autore? Quando un progetto, riconosciuto quale momento fondativo della figuratività di un maestro dell’architettura contemporanea è messo in discussione nei propri caratteri costitutivi? Per il Mercato di Braga è lo stesso Eduardo Souto de Moura a essere chiamato a trovare una risposta, nel difficile compito di rivedere obiettivamente il proprio lavoro.

Daring to change themselves

The intervention of Eduardo Souto de Moura for the Market of Braga

What happens when an authorial architecture requires a substantial rethinking? What happens when a project, recognized as a founding moment of the figurativeness of a master of contemporary architecture, is questioned in its founding principles? For the Braga Market, it is Eduardo Souto de Moura himself who has to find an answer, in the difficult task of objectively reviewing his work.



da ALA Assoarchitetti

Catastrofi, ricostruzioni e rigenerazioni

Tra conservazione e rinnovamento

I temi prevalenti delle ricostruzioni post catastrofe, per grandi linee si possono riassumere in due grandi filosofie di progetto: quello del “dov’era e com’era” e “il nuovo come atto rigenerativo”. Per ognuna di queste categorie poi si individuano una serie di declinazioni e di contaminazioni che rendono tali “atteggiamenti” meno estremi, astratti e forse anche meno reazionari.

L'articolo prende lo spunto dalla Mostra “Ricostruzioni. Architettura, città, paesaggio nell’epoca delle distruzioni”.  Triennale di Milano dal 30 novembre 2018 al 10 febbraio 2019



Intonaco armato e stilatura armata dei giunti

Restauro e miglioramento sismico di Teatro Vaccaj a Tolentino

Teatro Vaccaj a Tolentino ha origini settecentesche ed un passato di nomi illustri nel mondo dell’opera e delle rappresentazioni. Gli interventi di restauro da poco conclusi sono il risultato di un lungo iter di lavori iniziato per ripristinare i danni di un incendio divampato nel 2008 e, successivamente, per fronteggiare problemi strutturali emersi a seguito delle scosse sismiche del 2016.
Peculiarità degli interventi strutturali è l’applicazione delle tecniche dell’intonaco armato e della ristilatura armata dei giunti sulle murature dell’emiciclo in laterizio. Acciaio e materiali compositi trovano impiego abbinato ai fini di riparazione e miglioramento sismico dell’intera struttura.

Reinforced plaster and reinforced repointing of exposed wall joints

Restoration and seismic improvement of Teatro Vaccaj in Tolentino

From the 18th century until nowadays Teatro Vaccaj in Tolentino has been synonymous with opera and performances.
Demaged first by a fire in 2008 and then by the earthquake in 2016 is now completely restored; peculiarities of the structural interventions are the application of the techniques of the reinforced plaster and of the reinforced repointing of the joints on the brick walls of the hemicycle.
Steel and composite materials were used combined for the repair and seismic improvement of the entire structure.



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Dall’emergenza alla ricostruzione

Il cantiere di restauro della Chiesa di San Francesco di Paola a L’Aquila

Un tema spesso sottovalutato è quello del processo di cantierizzazione delle opere di restauro. Spesso infatti avvengono “scoperte” che inevitabilmente non erano state considerate in fase progettuale, così come, sovente, i vincoli e le variabili operative non permettono lo svolgimento dei cicli di lavorazione secondo i modi concepiti dal progettista.
Pertanto gli autori hanno sviluppato un approccio metodologico capace di superare le criticità evidenziate, sperimentato poi in un caso di studio.

The restoration site of the Church of San Francesco di Paola in L’Aquila

Setting up the construction site during restoration works is an often underestimated topic. In fact, there are often "discoveries" that were not considered during the planning phase, as well as constraints and operational variables that do not allow to meet the work cycles scheduled by the planner. Therefore the authors developed a methodological approach to overcome the highlighted criticalities, then experimented in a case study.



CASTELLO ANGIOINO DI COPERTINO

Conoscere e restaurare le superfici lapidee

Nel centro storico di Copertino, Comune in provincia di Lecce nel Salento occidentale, il Castello Angioino è stato oggetto di un intervento di restauro conservativo e protezione delle superfici lapidee che ha coinvolto Mapei.
Dopo un rilievo con tecnologia Laser Scanner, seguito da un’analisi condotta dai laboratori Mapei per la conoscenza specifica dei materiali costituenti i paramenti murali, si è intervenuti a restaurare le cortine murarie con i prodotti e i sistemi Mapei più idonei.

Angevin Castle in Copertino

Understanding and restoring stone surfaces

In the ancient town centre of Copertino, a small town in the Salento area in the Apulia region of South-East Italy, the Angioino Castle has been the subject of an intervention of conservation and protection work on the stone surfaces of the external curtain walls in which Mapei took part.
After a 3D laser scanning analysis and an in-depth study of the materials used specifically for the facing walls, carried out by the Mapei laboratories, the restoration work on the curtain walls has been executed with Mapei’s most appropriate products and systems.



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da ARCo

La chiesa ex-carcere

L’avvio del restauro di San Francesco del Prato a Parma

L’articolo descrive l’avvio dei lavori di restauro, attesi da tanti anni, della Chiesa di San Francesco del Prato a Parma. Il monumento, un’imponente chiesa francescana del Trecento tra le più insigni d’Italia, per quasi due secoli era stata adibita a carcere subendo trasformazioni che ne avevano alterato pesantemente l’assetto architettonico. Il progetto di restauro prevede il ritorno alla funzione originaria ed il ripristino della facies più matura senza però occultare completamente i segni delle manomissioni successive. Allo stato attuale sono stati eseguiti i consolidamenti fondali ed il montaggio delle impalcature interne per gli interventi strutturali sui tetti.

The start of the restauration work on the Church of San Francesco del Prato in Parma

This article describes the start of the restauration work on the Church of San Francesco del Prato in Parma.
This monument, an impressive 14th century Franciscan church, one of the most distinguished churches in Italy, has been used as a prison for two century and for this reason it radically changed its architectonical configuration.
The project provides the restauration of the original function and the recovery of the most mature facies without hiding the following modifications.
Now the structural consolidation of building’s foundation has been carried out and the scaffolding, that will be used for the roof consolidation, has been installed.



da ASSORESTAURO

Attività svolte e attività future

Assorestauro Associazione Italiana per il Restauro Architettonico, Artistico, Urbano, è un luogo dove è possibile incontrare altre aziende che operano nel comparto del restauro con cui confrontarsi, creare rete e costruire nuove attività promozionali e tecniche. Le pagine di Assorestauro di questo mese riassumono le attività svolte nel corso dell'anno 2018 e le iniziative in fase di organizzazione per il prossimo 2019.

gvf