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IL RESTAURO DELLA CHIESA DI SAN PIETRO IN CRYPTIS AD OFENA
La chiesa di San Pietro in Cryptis presso Ofena è una delle più importanti testimonianze della diffusione del monachesimo benedettino in terra aquilana. Gli affreschi che la decorano, restaurati negli anni novanta, sono stati purtroppo interessati da nuovi fenomeni di degrado a venti anni di distanza dal primo intervento. L’articolo ripercorre materiali e metodi impiegati nella nuova campagna di restauro del 2019, descrivendo anche i lavori architettonici che hanno permesso di eliminare le cause del degrado degli apparati decorativi.

Frammenti di affresco e apparati lapidei
La piccola chiesa di Santa Maria in Pantano, situata al confine tra Marche ed Umbria, crolla in seguito agli eventi sismici del 2016. A distanza di un anno, con il cantiere di svuotamento dalle macerie, vengono recuperati gli apparati lapidei e i frammenti di affresco del presbiterio. Il recupero è effettuato in condizioni climatiche difficili e in uno scenario caotico, ma senza mai dimenticare che una buona ricomposizione può avvenire solo a seguito di una buona raccolta.
