Il coraggio nelle idee
Per chi s’interessa di valorizzazione del patrimonio culturale in primo piano non stanno i temi tecnici, le scuole di pensiero e la filosofia del restauro o il difficile adeguamento normativo ma stanno le idee.
L’aspetto più importante è quello di avere delle idee originali che siano di livello culturale alto, che attivino a cascata altre idee, che siano motore di attività e che abbaino come fine quello di riusare conservandolo il più possibile integro, l’edificio, il paesaggio o entrambi. Ma ancor più importante è il coraggio necessario per seguire le idee che a volte escono da un calcolo razionale ma in altre occasioni sono solo intuizioni che necessitano di un po’ di incoscienza e rischio. E per rischiare ci vuole appunto il coraggio di credere nelle proprie idee.
Seguono alcune SCHEDE illustrative di casi di valorizzazione presentati in occasione del Convegno dal titolo 'Valorizzazione del patrimonio storico in maniera compatibile' svoltosi a Venezia il 6 giugno 2019.
The courage of ideas
For those whom are interested in promoting our cultural heritage one of the most important thing (more than any technical issues or other regulatory compliances) is to have ideas.
Indeed, having original ideas is the engine in order to make new cultural projects through the re use of an old building too.
It is essential to be courageous and persistent with an idea. Sometimes original ideas can be just 'intuitions', other times instead, are the final result of a long study.
Both of the time you need to be aware and willing to the risk.
Indeed, only if you strongly believe in your ideas you have to courage to risk.
Citroburocratina
L’Italia è il paese delle norme e delle autorizzazioni. L’unico fattore in crescita è la burocrazia. Per contrastare le molestie è nato un nuovo potente farmaco: la Citroburocratina. Un modo ironico per cercare di affrontare un problema irrisolvibile.
Citroburocratina
Italy is the country of regulations and authorizations. The only growing factor is bureaucracy. To combat harassment a new powerful drug was born: Citroburocratina. An ironic way to try to tackle an unsolvable problem.
La Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma
Il crollo della copertura della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma, avvenuto lo scorso anno, ha occupato i canali di informazione per alcuni giorni per poi sparire nel silenzio. Da agosto 2018, invece, l’attività di messa in sicurezza avviata immediatamente dopo l’evento è stata la prima di tante altre azioni che si sono succedute durante i lunghi mesi che hanno preceduto l’apertura del cantiere di ricostruzione e restauro. Ora, avviato il cantiere il 3 giugno, i lavori procedono a ritmo molto intenso e, a partire da questo numero, recmagazine proporrà ai suoi lettori alcuni articoli per approfondire gli aspetti più interessanti delle opere in corso. Lo svolgimento dei lavori e i protagonisti del cantiere sono raccontati su
www.sangiuseppedeifalegnami.org , il sito predisposto dal Vicariato di Roma per svolgere la raccolta fondi necessari ai restauri, e in uno spazio dedicato su questo sito nella sezione NEWS, www.recmagazine.it/news
Frammenti di affresco e apparati lapidei
La piccola chiesa di Santa Maria in Pantano, situata al confine tra Marche ed Umbria, crolla in seguito agli eventi sismici del 2016. A distanza di un anno, con il cantiere di svuotamento dalle macerie, vengono recuperati gli apparati lapidei e i frammenti di affresco del presbiterio. Il recupero è effettuato in condizioni climatiche difficili e in uno scenario caotico, ma senza mai dimenticare che una buona ricomposizione può avvenire solo a seguito di una buona raccolta.
Santa Maria in Pantano
The church of Santa Maria in Pantano, located in the Appennines, nearby the border between Marche and Umbria regions, collapsed after the 2016 earthquake. After a year, the recovery of frescoes fragments and decorative stones begun. Here we present the recovering and collecting field work. In particular, we highlight that a good conservation intervention can only happen if a good recovery is preceded, especially, when collection is carried out under difficult weather and environmental conditions.
Appalto di restauro e gravi illeciti professionali
All’’operatore economico, in sede di gara d’appalto, è richiesto di fornire una rappresentazione quanto più dettagliata possibile delle proprie pregresse vicende professionali, al fine di consentire alla Stazione Appaltante di acclarare se risulti esservi stata una pregressa contestazione di una condotta contraria alle norme di legge di settore o, comunque, si sia verificata la rottura del rapporto di fiducia con altre amministrazioni appaltanti.
Musso e Copperi: costruttori
Testo di ambiente torinese di fine ‘800, in cui gli autori, differenziandosi da altri classici riferimenti della manualistica del periodo, si concentrano essenzialmente sulla successione delle diverse operazioni di cantiere e sui tipi edilizi dell’allora corrente pratica del costruire.
“Opera premiata con medaglie all’Esposizione Generale Italiana 1884 (Sezione Didattica) ed a quella di Firenze 1887 (Esposizione di Materiali da Costruzione)”.
Centri urbani e patrimonio architettonico
La vastità e peculiarità del cosiddetto “cratere sismico” ha inevitabilmente determinato la necessità di attuare il processo di ricostruzione secondo regole ben precise, anche se spesso differenti per i vari scenari e contesti, non fosse altro per il fatto che l’entroterra abruzzese è costellato di centri urbani storici portatori di valori, caratterizzati da una realtà sociale, economica, architettonica, urbanistica … profondamente differente da quella della città di L’Aquila. Si intende dunque illustrare i riferimenti normativi e gli strumenti operativi impiegati oltreché i principali risultati ottenuti. Il primo contributo è inerente il “Piano di Ricostruzione” (PdR), mentre il secondo illustra le attività svolte al fine di promuovere la conservazione del patrimonio architettonico attraverso il quale riscoprire i valori culturali, costruttivi e paesaggistici del territorio.
Contributi di Raffaello Fico, Claudia Genitti, Fabrizio Frezzini, Adriana Marra, Antonio Sabino, Giuseppina De Martino, Giovanni Fabbrocino.
Cucire e rinforzare le pareti lesionate
Il ripristino della continuità muraria e il miglioramento delle prestazioni meccaniche delle pareti costituiscono la parte fondamentale del consolidamento strutturale e del miglioramento sismico di un edificio storico in muratura. Ogni quadro fessurativo, oltre alle problematiche statiche che può implicare sulla stabilità dell’edificio, può rappresentare anche un punto di vulnerabilità sismica favorendo un potenziale cinematismo fuori dal piano della parete. Per questo è importante cucire in modo efficace le lesioni, non limitandosi alla sola risarcitura o stuccatura. Diverse tecniche di rinforzo, che interessano l’intera superficie muraria, potranno migliorare le resistenze meccaniche, in particolare quella a taglio che risulta spesso fondamentale nelle verifiche normative. Saranno illustrate diverse tecniche di intervento, confrontando le tradizionali con quelle più moderne realizzate con i materiali compositi, seguendo la classificazione e i suggerimenti offerti dal D.P.C.M. 9 febbraio 2011.
How to sew and reinforce damaged masonry walls
The restoration of the structural continuity and the improvement of the mechanical performance of the masonry structures are the fundamental part of the strengthening and seismic improvement work of a historic masonry building. Each crack pattern, in addition to the static problems that may imply on the stability of the building, can also represents a seismic vulnerability, promoting a potential kinematic out of plane mechanism of the wall. For this reason it is important to sew the cracks effectively, not limiting itself to just grouting. Different strengthening techniques, which affect the entire surface of the walls, can improve the mechanical strength, in particular the shear strength which is often fundamental in checks of technical codes. Different strengthening techniques will be illustrated about the masonry walls, comparing the traditional ones with the more modern ones made with composite materials, following the classification and the suggestions offered by the D.P.C.M. 9 February 2011.
La valorizzazione dei Beni Culturali_P2
La valorizzazione dei beni culturali, intesa nella sua doppia accezione culturale ed economica, è oggi strettamente correlata ad una serie di argomentazioni circa il coinvolgimento dei soggetti privati. Il sistema del patrimonio culturale ha fortemente risentito negli ultimi anni dei tagli alla spesa pubblica e tali difficoltà si sono riverberate sulla necessità crescente di individuare nuovi strumenti gestionali e finanziari. Ci si chiede ad oggi se i numerosi strumenti messi a disposizione dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio conducano ad un’effettiva valorizzazione del patrimonio culturale o se si rischia di incorrere in una progressiva privatizzazione dei beni pubblici con conseguente diminuzione della pubblica fruizione.
The enhancement of cultural heritage_P2
The enhancement of cultural heritage, from both the cultural and economic point of view, is strictly linked to a series of arguments about the private-sector involvement. The world of cultural heritage has been strongly influenced by large cuts in public spending and such issue has had consequences on the need to identify new management and financial instruments. Based on the above, the question arises of whether the management and financial instruments provided by the Italian legislation, do really promote the cultural heritage or they hide the risk of a privatization of public assets.
Neue Nationalgalerie di Ludwig Mies van der Rohe a Berlino
Il testo descrive il restauro in corso curato da David Chipperfield Architects della Neue Nationalgalerie, ultima opera di Mies van der Rohe, e l’unica da lui realizzata in Germania nel dopoguerra su incarico diretto della municipalità di Berlino Ovest. L’obiettivo è di raggiungere la massima conservazione del tessuto esistente e la minore compromissione visiva nei confronti dell’aspetto originale della Neue Nationalgalerie, mediando tra le esigenze contemporanee di fruizione di un museo e le istanze del patrimonio imposte dal monumento tutelato. L’intervento si è basato soprattutto sulla ‘riparazione’ di materiali e componenti storici, al fine di conservarne la più alta percentuale possibile. Attraverso un immane, impegnativo e sistematico lavoro gli elementi dell’architettura sono stati mappati, catalogati, riparati, e messi in deposito in attesa di essere rimontati nella loro esatta posizione. Al contempo, il progetto ha previsto l’aggiornamento dei requisiti dell’edificio legati alle esigenze di benessere, sicurezza, fruibilità e accessibilità. Le sporadiche innovazioni, leggibili come elementi contemporanei, sono destinate ad essere distanti da ogni arbitraria reinterpretazione e subordinate al disegno originale.
The refurbishment of Ludwig Mies van der Rohe’s Neue Nationalgalerie in Berlin by David Chipperfield Architects
The paper describes the refurbishment of the Neue Nationalgalerie curated by David Chipperfield Architects. The building is Mies van der Rohe’s last work and the only one he realised in post-war Germany. The municipality of West Berlin had directly commissioned it to Mies. The aim of the work is the maximum conservation of the existing building fabric and the minor visual impairment of the Neue Nationalgalerie’s original appearance. Chipperfield mediates between today’s functional needs of a museum and the demands of historic preservation imposed by the protected monument. The restructuring mainly consists of the "repair" of historic materials and components in order to maintain them in the highest possible percentage. In a vast, demanding and systematic process, the architecture’s elements have been mapped, cataloged, repaired and placed in storage in order to be re-assembled in their exact position. At the same time, the intervention will update the building’s performance in order to meet today’s standards of well-being, safety, usability and accessibility. Building improvements, which may be necessary, will be readable as contemporary elements. Their design will not be driven by any arbitrary reinterpretation of Mies but will simply be subordinated to the original design.
COSTRUZIONI STORICHE IN MURATURA
A cominciare da questo numero, presentiamo alcuni temi di interpretazione dei fenomeni sismici relativi a terremoti (prevalentemente italiani) elaborati dall’ingegnere Giovanni Cangi, oggi uno dei più acuti professionisti del nostro paese in materia di prevenzione sismica.
Gli articoli che presentiamo toccano temi diversi - “pillole” diremmo - ciascuna stimolata dall’esame di specifici terremoti con cui l’autore si è misurato applicando la propria intelligenza a interpretare la dinamica dei dissesti e a proporre concreti percorsi di riparazione e misure di prevenzione. [Francesco Giovanetti]
IL CASTELLO DI MASINO NEL CANAVESE
Impegnata nel risanamento di murature affette da umidità di risalita capillare con lo scopo di riqualificare il patrimonio edile mondiale, Biodry, sposando lo scopo del FAI, Fondo Ambiente Italiano, ha deciso di sostenerlo diventando FAI Corporate Golden Donor e rendendosi disponibile per il risanamento di murature dei beni che appartengono all’Associazione. L’installazione, avvenuta in luglio 2018 è in corso, continueranno i controlli fino ad avvenuto prosciugamento delle murature.
THE MASINO CASTLE IN CANAVESE
Engaged in the restoration of wall affected by rising damp with the aim of redeveloping the world building heritage, Biodry, marrying the purpose of the FAI, Fondo Ambiente Italiano, decided to support it by becoming FAI Corporate Golden Donor and making itself available for the restoration of masonry of the assets belonging to the Association. The installation, which took place in July 2018, stile going, and checks will continue until the walls will dried up.
Il progetto HeLLo
Gli edifici storici rappresentano una parte significativa del patrimonio costruito, in particolare per il loro valore culturale. Un modo efficacie per preservare questa importante testimonianza per il futuro è quello di adeguarla costantemente alle esigenze evolutive della società. Le innumerevoli possibilità di intervento danno luogo a interessanti sperimentazioni per l’upgrade funzionale e prestazionale degli edifici, ma aumentano, conseguentemente, la possibilità di insorgenza di rischi per la conservazione dei fabbricati. I rischi connessi a interventi poco consapevoli o mal progettati si aggiungo, infatti, a quelli causati dal degrado derivante dal fisiologico deterioramento delle strutture e degli apparati decorativi. Dopo una disamina dei principali fattori di rischio di danneggiamento naturale dei fabbricati, utili anche per l’impostazione di progetti di restauro e retrofit energetico, l’articolo documenta brevemente la ricerca europea HeLLo che si occupa di studiare i principali rischi connessi all’intervento di innalzamento prestazionale e alle attività di monitoraggio di edifici antichi.
The HeLLo project
Historic buildings represent a significant part of the built heritage, particularly for their cultural value. One important way of preserving built heritage for the future is to guarantee the prolonging and continuous use of such buildings, constantly adapted to the evolutionary needs of society (ad example people accessibility and/or comfort levels or improved energy performance levels). Rethinking an historic building to accommodate new uses enhances preserving it in the memory of all, avoiding its transformation into a museum.
As known, specific conservation obligations are due when a building is listed (subjected to a protection measures). This heritage cannot be destroyed, deteriorated, damaged or used for purposes that are not compatible with their historical or artistic nature, in other words to prejudice its conservation (Italian legislative decree 42/2004, article 20, paragraph 1).
In one hand, the countless possibilities of intervention give rise to interesting experiments for the functional and performance upgrading of buildings. On the other, such interventions increase the likelihood of risks arising for the conservation of buildings: inherent risks due to the degradation produced by the physiological deterioration of the structures and decorative apparatuses, added of those related to inadequate or poorly designed interventions.
Understanding all the potential risks related to any intervention (starting from those which concern the natural degradation of the building) is therefore of utmost importance.
The importance of determining the condition of the building as the first step to be taken to plan adequate and effective conservation measures for cultural heritage has been remarked in several European projects as well as in the “Linee guida di indirizzo per il miglioramento dell'efficienza energetica nel patrimonio culturale” del MiBACT (2015). It has been suggested that this survey is supported by a document useful for the "assessment of the conditions and risks of the building under study" in which the type and state of conservation of all the technological elements of the building, its testimonial and architectural characteristics, dimensional and plant engineering aspects, movable elements or technical installations and equipment are indicated (Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism, 2015 - Appendix).
In this context, the article proposes an analysis of the main risk factors of natural damage to buildings, which are also useful for setting up restoration and energy retrofit projects. After this, a documentation of a European research, the HeLLo project (Heritage energy Living Lab onsite), is followed. This research deals mainly with the study of the risks associated to the interventions of energy retrofit of such buildings related with the choice of the materials and the typology of installation, including also the risks associated to the monitoring activities conducted in historic buildings.
ASSORESTAURO, IL WORKSHOP ITINERANTE
Ogni anno e da oltre un decennio Assorestauro organizza, in collaborazione con ICE, il “workshop del restauro”, corso di formazione itinerante che offre una panoramica degli interventi di restauro su importanti monumenti italiani – cantieri dei propri associati – destinato ad una delegazione internazionale di esperti specializzati. Una panoramica che cerca di rappresentare il modo di fare e l’idea stessa di restauro attraverso la presentazione di casi pratici.
Premio Internazionale Dedalo Minosse
Con il Premio Dedalo Minosse 2019, la più raffinata architettura di tutto il mondo torna nella Basilica Palladiana di Vicenza, con una grande Mostra antologica, che sarà allestita dal 21 settembre al 6 ottobre.
Un ritorno nello spazio che il Comune sta destinando ad importanti progetti espositivi, continuando la tradizione delle Mostre di Architettura, iniziata negli anni ottanta con Renzo Piano dalla Caoduro Lucernari e proseguita con importanti monografiche e il Dedalo Minosse dal 2001.
Fondato a Vicenza dall’associazione nazionale ALA Assoarchitetti nel 1997, per promuovere l’architettura italiana il premio dalla sua seconda edizione è diventato internazionale, accrescendo di volta in volta le partecipazioni di paesi diversi.