PENSIERI SULLE MATERIE
Un po’ per la loro attualità e un po’ per non dimenticare abbiamo pensato di riproporre brevi pensieri sui temi fondanti del restauro quali l’importanza della materia, il fattore tempo, l’autenticità, il restauro del paesaggio e il rapporto tra antico e nuovo, ecc..

Igea o Panacea: imparare dalla medicina?
La recente pandemia ha provocato un ripensamento negli indirizzi della medicina che prevede un potenziamento della prevenzione e della medicina sociale. Il settore del restauro, che possiede molte analogie con la medicina, può far tesoro di tutto ciò?

Il Palazzo degli Ambasciatori nel quartiere Coppedè a Roma
L’intervento di restauro ha riguardato le facciate del Palazzo degli Ambasciatori, situato nel Quartiere Coppedè a Roma (1916-21), caratteristico per l’architettura ricca di elementi in cemento decorativo quali modanature dei cornicioni, cornici delle finestre, figure a rilievo, festoni, colonne, colonnine e colonnotti dei parapetti dei balconi.
Le operazioni, finalizzate principalmente alla messa in sicurezza degli elementi decorativi ed a piccole reintegrazioni, sono state improntate ai criteri del ‘minimo intervento’ e del rispetto dell’autenticità materiale, mentre la visione ravvicinata ha consentito d’implementare la conoscenza dei materiali e delle tecniche utilizzate durante la costruzione dell’edificio.

Carlo Villa
Continua il nostro viaggio di scoperta di alcune interessanti pubblicazioni presenti nella Biblioteca 'Leo Finzi' della Fondazione Collegio Ingegneri e Architetti di Milano. In questa puntata presentiamo l'opera pubblicata da Antonio Vallardi Editore agli inizi degli anni ‘50, sotto la Direzione del Prof. Arch. Antonio Cassi Ramelli: “Documenti” è una raccolta di progetti a fogli sciolti, affinché Costruttori, Architetti, Ingegneri, Studenti e studiosi in genere, possano formare un Archivio di facile consultazione”.

Acqua, paesaggi urbani, giardini, rovine
L’associazione propone una raccolta dei più importanti articoli pubblicati nella rivista QA quaderni di Assorestauro dal 2011 a oggi. L’articolo redatto dalla Soprintendente di Milano Arch. Antonella Ranaldi, è stato scritto in occasione di una missione in Libano, circa la tutela dei siti archeologici UNESCO.
L’architetto racconta l’approccio progettuale alla rovina e al segno intangibile della lacuna. Anastilosi, ricostruzione artistica, nuove tecnologie come ologrammi e ricostruzioni 3d, anticipano il tema del rapporto tra vegetazione e archeologia. Un viaggio nella storia fino ai giorni nostri, con l’Anphitheatrum naturae, il progetto di ricostruzione dell’anfiteatro romano di Milano con l’uso di essenze vegetali, che riporta in vita la più grande lacuna della città.

Archeologia verde a Milano
Il verde e l’arredo vegetale offrono una strada di dichiarata transitorietà, di ambientazione, ai fini di migliorare la fruizione e la godibilità del paesaggio di rovine archeologiche. Su questa linea di pensiero si muove l’intervento di rivitalizzare il parco archeologico dell’Anfiteatro romano di Milano attraverso la realizzazione di un viridarium e l’annessione di aree circostanti abbandonate. Il parco, attualmente in fase di realizzazione, rifiorirà più grande in un inedito Amphitheatrum naturae a completamento dei resti archeologici affioranti e il viridarium riproporrà la pianta dell’antico Anfiteatro. Il progetto muove in una visione più ampia di parco archeologico urbano su 10 ettari di verde che si articolano dall’Anfiteatro a San Lorenzo a Sant’Eustorgio.

QUADRI FESSURATIVI
Come interpretare le lesioni che si presentano in un edificio in muratura colpito dal terremoto?
Il sesto appuntamento con l’ingegner Giovanni Cangi sugli effetti dei terremoti riguarda il quadro fessurativo, e cioè il complesso delle fratture che il sisma disegna sulle pareti degli edifici colpiti ma ancora in piedi. Sono i dissesti, le lesioni, le crepe, cavillature, incrinature, ragnature eccetera, che procurano dubbi e angoscia ai malcapitati abitanti incerti sul da farsi (e anche a non pochi tecnici…). [...]
Francesco Giovanetti (Presidente ARCo)

Il restauro della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo
Nella scorsa pillola, dedicata ai palinsesti realizzati artatamente in occasione di restauri, si è riflettuto sul concetto di rivelazione delle stratificazioni. Piace, qui, tornare sull’argomento analizzando uno dei restauri più importanti della fine dello scorso secolo: quello della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo [...]

ROMAN CEMENT, IL CEMENTO BUONO
Il Roman Cement è un legante idraulico scoperto da James Parker intorno al 1780 e brevettato nel 1796. Il nome del legante non ha nulla a che fare con i materiali usati da Romani. Si tratta di un cemento naturale prodotto originariamente attraverso la cottura di noduli di Septaria (miscele naturali di calcari e argille). Il Roman Cement, in virtù delle sua caratteristiche trova impiego nel restauro di edifici storico monumentali, nella decorazione e nell’ambito delle bio-costruzioni.

Riflessioni attorno al tema della ricostruzione post-sisma
Il tema della ricostruzione percorre trasversalmente l’intera disciplina del restauro e la storia italiana dalle origini del XX secolo ad oggi, affastellata di catastrofi di origine naturale e non, esemplifica chiaramente come non si tratti di un’antinomia in termini di bianco o nero ma come la realtà e le risposte della ricostruzione siano diversificate e complesse. L’Italia di oggi si trova a fronteggiare la distruzione causata dal terremoto, una situazione purtroppo ampiamente nota e più volte sdoganata negli ultimi cinquant’anni. Numerose e diversificate sono state le risposte e i modi di affrontare la ricostruzione post sisma, negando ancora la semplicistica contrapposizione tra «dov’era e com’era» e l’abbandono delle aree distrutte.

PROTOCOLLO GBC Historic Building® AL MEIS
Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah a Ferrara, è il primo museo storico in Italia a conseguire la certificazione GBC Historic Building®. La Committenza pubblica, nel caso
dei Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali ha premiato ed ha valorizzato la certificazione dell’edificio storico, tutelato, rappresentando un esempio virtuoso da imitare e replicare su tutto il patrimonio storico e tutelato densamente presente nel patrimonio edilizio esistente italiano.

Tilmen Höyük: il parco archeologico restaurato anche grazie a Mapei
L’esperienza del restauro realizzato per la conservazione del sito archeologico di Tilmen Höyük in Turchia, è divenuta un libro edito da Springer. Tra i promotori dell’intervento anche Mapei che in questo articolo ripercorre le varie fasi del progetto di restauro e conservazione.

Destinazioni erranti: tra trasformazione e riuso
Molti sono gli edifici antichi presenti nei nostri centri storici che hanno avuto nel corso della loro storia “di vita” interessanti esperienze, tra trasformazione e rigenerazione, diventando importanti esempi su come si può, convertendo la destinazione d’uso, valorizzare i beni architettonici dello sterminato patrimonio dell’edilizia pubblica del nostro Bel Paese, contribuendo così alla rinascita e riqualificazione dei centri storici e fornendo nuove opportunità alla collettività.
L’articolo racconta, in estrema sintesi, la storia non di un edificio ma della sua funzione d’uso che, errando, ha cercato negli ultimi trecento anni, tra le vie della città storica di Vicenza, la sua casa, la sopravvivenza della sua funzione, la conservazione del suo status: la Biblioteca civica Bertoliana.

Tecniche reversibili con materiali naturali per il restauro
La verifica dei materiali naturali idonei al restauro deve essere identificata per fasce climatiche, misura tecnicamente indispensabile, analizzando ogni manufatto non solo in termini di identità e tecniche tradizionali idonee, ma anche per l’evoluzione dei sistemi tecnologici presenti, che vanno ricercati e messi in evidenza. L’articolo propone un percorso analitico su una tipologia ricorrente con lo scopo di essere esemplificativo per qualsiasi manufatto esistente al fine di comprendere correttamente il ruolo dell’involucro, fondamentale per raggiungere gli obiettivi di un ambiente sano e di benessere.

IL MEPA – MERCATO ACQUISTI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Il MEPA è una piattaforma elettronica (#acquistinretepa.it), gestita da CONSIP, attraverso la quale le Pubbliche Amministrazioni italiane possono affidare a soggetti privati lavori, servizi e forniture per importi a partire da Euro 5.000 fino alla soglia comunitaria stabilita anno per anno dal Codice dei contratti pubblici (d.lgs n. 50/16, art. 35). [...]
