I temi del restauro, del recupero e della valorizzazione, della messa in sicurezza del costruito storico, sono tutti temi comuni dell’attività di ARCo_Associazione per il Recupero del Costruito e degli obiettivi di divulgazione e della conoscenza nel restauro che rec_magazine persegue tramite le proprie pubblicazioni. L’attività congiunta consente ad ARCo di avvalersi di un ulteriore canale con cui divulgare il proprio impegno e a rec_magazine di farsi portavoce di un’associazione autorevole e riconosciuta non solo a livello nazionale.
ARCo_Associazione per il Recupero del Costruito
RESTAURO STRUTTURALE E CONTESTI ARCHEOLOGICI
"Il tema del consolidamento di un edificio antico è da sempre un argomento delicato e impegnativo soprattutto quando si opera su ruderi monumentali. L'articolo rende conto dell'incontro promosso a Pompei qualche mese fa dal Gruppo dell’ARCo dal titolo 'Il restauro strutturale nei contesti archeologici. Il Parco Archeologico di Pompei'. La giornata di studio ha visto momenti di confronto e di riflessione in aula alternati con sopralluoghi ai lavori di restauro in corso. [...]"
MECCANICA DELLE MURATURE E RISPOSTA SISMICA ALLA SCALA URBANA
Nel settembre 2019 ci eravamo ripromessi di rivedere e completare alcuni brevi testi circa gli interventi strutturali in ambito di prevenzione sismica pubblicati in anni precedenti per la Libreria DEI - Tipografia del Genio Civile. Oggi pubblichiamo la decima e ultima pillola, diversa dalle altre perché non limitata all’edificio, ma estesa a una scala territoriale dove sono state prese in considerazione specialmente le vulnerabilità connesse alle condizioni topografiche del sito, con particolare riguardo alla conformazione planimetrica dell’edificato, alla concavità e convessità del costruito, alla direzione delle pendenze in rapporto alle curve di livello.
Francesco Giovanetti (Consigliere ARCo)
I BUONI INTERVENTI DI RESTAURO
Sono finalmente disponibili, dopo una lunga gestazione, gli atti dell’VIII Convegno Nazionale di ARCo - Associazione per il Recupero del Costruito tenuto al Palazzo Reale di Napoli nel 2019 dedicato a: I buoni interventi di restauro: conservazione, adeguamento, riuso, a cura del presidente uscente, Francesco Giovanetti e della Consigliera Giulia Brunori.
Interventi buoni... un titolo presuntuoso dunque? [...]
ANALISI DELLE STRUTTURE MURARIE MEDIANTE IL MODELLO AD ARCHI VIRTUALI
Un’interessante elaborazione concettuale che Giovanni Cangi ci propone in questa puntata è il metodo grafico che consente in modo intuitivo di interpretare lo stato di salute degli edifici storici specialmente quando questi, aggregati in isolati, derivano da trasformazioni distribuite nel tempo.
Francesco Giovanetti (Consigliere ARCo)
SOTTOFONDAZIONI ATTIVE AD ARCHI ROVESCI
Sempre in tema di archi, proponiamo questa volta ai lettori una tecnica costruttiva meno conosciuta che riguarda le fondamenta degli edifici: le fondazioni ad archi rovesci, una pratica che si fa risalire a Leon Battista Alberti (1404-1472) che ne fa esplicita menzione nel De re aedificatoria, il suo fondamentale trattato che inaugura e accompagna la stagione del Rinascimento.
Francesco Giovanetti (Presidente ARCo)
PENDOLI ANTISISMICI
Il settimo appuntamento con l’ingegner Cangi sulla prevenzione sismica nel patrimonio storico tratta di orizzonti culturali a noi alieni e, in particolare, degli antichi costruttori degli edifici a cupola della Persia, l’Iran di oggi. Per proteggere queste strutture dai frequenti terremoti, si utilizzava un pesante pendolo in pietra che, assicurato al cervello della volta e libero di oscillare, fungeva da contrappeso per dissipare le tensioni e richiamare tempestivamente alla propria forma normale le parti soggette alle deformazioni sotto sisma.
Francesco Giovanetti (Presidente ARCo)
QUADRI FESSURATIVI
Come interpretare le lesioni che si presentano in un edificio in muratura colpito dal terremoto?
Il sesto appuntamento con l’ingegner Giovanni Cangi sugli effetti dei terremoti riguarda il quadro fessurativo, e cioè il complesso delle fratture che il sisma disegna sulle pareti degli edifici colpiti ma ancora in piedi. Sono i dissesti, le lesioni, le crepe, cavillature, incrinature, ragnature eccetera, che procurano dubbi e angoscia ai malcapitati abitanti incerti sul da farsi (e anche a non pochi tecnici…). [...]
Francesco Giovanetti (Presidente ARCo)
CAPRIATE E INCAVALLATURE LIGNEE
Ancora un appuntamento, il quinto, con le pillole strutturali dell’ingegner Giovanni Cangi, anche lui segregato in casa come noi tutti in questo scorcio di marzo. L’argomento di oggi è dedicato alle capriate lignee del patrimonio storico, altrimenti dette ‘incavallature’, destinate a sostenere le coperture a falde delle aule di grande dimensione, che siano navate di basiliche e chiese, mercati, ospedali, sale di assemblea o altri ambienti destinati al raduno di molte persone.
Francesco Giovanetti (Presidente ARCo)
Il carico neve nell’edilizia storica
Proseguiamo la pubblicazione dei brevi interventi proposti dall’ingegnere Giovanni Cangi sui vari aspetti strutturali che interessano il costruito storico. L’argomento di questa quarta pillola è dedicato al Carico di neve nell’edilizia storica. Si tratta di un tema che interessa solo alcune parti del nostro paese ma che non va trascurato affatto, come dovremmo aver imparato dalla stagione invernale 2011-2012, cui il testo che presentiamo fa riferimento. Ci è sembrato giusto proporlo nella stagione adatta. Francesco Giovanetti (Presidente ARCo)
Murature incatenate e autostringenti
Presentiamo la terza “pillola” dell’ingegnere Giovanni Cangi, che illustra le caratteristiche di apparecchi murari meno diffusi e generalmente poco analizzati (e meno ancora considerati validi) che sono saliti alla ribalta all’epoca del sisma de L’Aquila.
Francesco Giovanetti (Presidente ARCo)
IL SISMA IN EMILIA 2012
I terremoti in “pillole”: analisi, riflessioni e proposte dell’ingegner Giovanni Cangi sui fenomeni sismici. Come annunciato nel numero scorso, prosegue la pubblicazione delle “pillole” di Giovanni Cangi, questa volta dedicate al terremoto dell’Emilia del 2012. Francesco Giovanetti (Presidente ARCo)
Coclusasi l'XI edizione del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza, promosso da ALA Assoarchitetti, dalla Regione del Veneto e dal Comune di Vicenza, abbiamo selezionato tra i tanti progetti presentati, progetti vincitori e progetti in concorso, e ne abbiamo selezionati alcuni più vicini al mondo del restauro. Nell'articolo, si presentano tre progetti che si confrontano con l’architettura preesistente e dimostrano diversi modi di intendere la valorizzazione.
COSTRUZIONI STORICHE IN MURATURA
A cominciare da questo numero, presentiamo alcuni temi di interpretazione dei fenomeni sismici relativi a terremoti (prevalentemente italiani) elaborati dall’ingegnere Giovanni Cangi, oggi uno dei più acuti professionisti del nostro paese in materia di prevenzione sismica.
Gli articoli che presentiamo toccano temi diversi - “pillole” diremmo - ciascuna stimolata dall’esame di specifici terremoti con cui l’autore si è misurato applicando la propria intelligenza a interpretare la dinamica dei dissesti e a proporre concreti percorsi di riparazione e misure di prevenzione. [Francesco Giovanetti]
Premio ARCo Giovani 2018
Il Premio Arco Giovani per tesi di laurea in restauro e recupero del costruito esistente è giunto alla sua terza edizione ed anche questa volta ha visto la nutrita partecipazione di giovani laureati in restauro, ma non solo, provenienti da tante sedi universitarie italiane. I temi trattati sono i più vari con una particolare attenzione, oltre agli argomenti più tradizionali del restauro architettonico e urbano, al recupero dell’edilizia moderna e contemporanea con l’inserimento di nuove funzioni ed elementi architettonici.
Lettera aperta delle Associazioni al MiBAC, 9 marzo 2019
Il Convegno nazionale dell’ARCo, tenuto al Palazzo Reale di Napoli nei giorni 8 e 9 marzo 2019, ha concluso l’attuale consigliatura insediata nel marzo 2013 ed è stato dedicato a mettere in evidenza i buoni interventi di restauro nel campo della conservazione, dell’adeguamento e del riuso.
La tavola rotonda conclusiva, ha sottoposto alla discussione una lettera aperta al MiBAC, proposta dall’ARCo, che riguarda l’attuale e pericolosa sovrapposizione di competenze e prerogative in materia di gestione degli interventi sul patrimonio architettonico tutelato, particolarmente dannosa nella materia del latente conflitto tra conservazione e sicurezza.
Convegno Nazionale ARCo
La ruota del carro come testimonianza di civiltà: ricordate la commissione Franceschini? 1966? Quel pensiero è alla base dell’attuale nozione di patrimonio architettonico, che oggi si è estesa al punto di includere, oltre a quelli che si definivano allora monumenti, gran parte del costruito storico e del suo contesto, incluse le case dove abitiamo e gli uffici dove lavoriamo o ci rechiamo per ottenere servizi.
L’8 e il 9 marzo presenteremo 'I buoni interventi di restauro: conservazione, adeguamento e riuso' in casi tipici della varietà del patrimonio costruito. Partecipano al convegno esponenti della tutela del patrimonio, universitari che si dedicano all’insegnamento del restauro e professionisti privati, tutti esperti nel restauro architettonico e strutturale.
La chiesa ex-carcere
L’articolo descrive l’avvio dei lavori di restauro, attesi da tanti anni, della Chiesa di San Francesco del Prato a Parma. Il monumento, un’imponente chiesa francescana del Trecento tra le più insigni d’Italia, per quasi due secoli era stata adibita a carcere subendo trasformazioni che ne avevano alterato pesantemente l’assetto architettonico. Il progetto di restauro prevede il ritorno alla funzione originaria ed il ripristino della facies più matura senza però occultare completamente i segni delle manomissioni successive. Allo stato attuale sono stati eseguiti i consolidamenti fondali ed il montaggio delle impalcature interne per gli interventi strutturali sui tetti.
The start of the restauration work on the Church of San Francesco del Prato in Parma
This article describes the start of the restauration work on the Church of San Francesco del Prato in Parma.
This monument, an impressive 14th century Franciscan church, one of the most distinguished churches in Italy, has been used as a prison for two century and for this reason it radically changed its architectonical configuration.
The project provides the restauration of the original function and the recovery of the most mature facies without hiding the following modifications.
Now the structural consolidation of building’s foundation has been carried out and the scaffolding, that will be used for the roof consolidation, has been installed.
Scenari di ricostruzione post sisma
Immediatamente dopo gli eventi sismici, iniziati alla fine dell’estate 2016 e continuati senza interruzioni fino ai primi mesi del 2017, che hanno sconvolto un’amplissima area dell’appennino centrale, un gruppo di docenti dell’Università Roma Tre si è attivato per partecipare alla ricognizione dei danni subiti dal costruito storico e contribuire al processo di recupero e ricostruzione dei centri storici con studi, ricerche ed attività di supporto alle amministrazioni pubbliche centrali e locali. Tali iniziative sono state presentate e relazionate da ARCo nel corso di due convegni sul tema a Macerata (vedi anche rec_magazine142). Si riprendono tali temi descrivendo gli scenari dei danni procurati dal lungo sciame sismico - scenari molto diversi tra loro che richiedono diverse modalità d’intervento - e quali posso essere gli apporti dell’università impegnate sia a livello scientifico che di terza missione.
I buoni interventi di restauro: conservazione, adeguamento, riuso
L’ARCo, al termine della propria ottava consigliatura terrà, come d’abitudine, il proprio Convegno nazionale, l’ottavo, dedicato questa volta ai buoni interventi di restauro, nei settori della conservazione, dell’adeguamento e del riuso. Il Convegno si terrà a Napoli nelle due giornate del 18 e 19 gennaio 2019, a Palazzo Reale.
Organizzato in tre sessioni, il convegno vedrà alcune relazioni ad invito sui temi dello stato attuale della pratica del restauro del patrimonio architettonico, l'illustrazione di interventi di restauro con call for papars a professionisti, e la presentazione dei risultati del Premio ARCo_giovani giunto alla seconda edizione.
Riflessioni da Macerata
La seconda giornata di lavoro dedicata ai terremoti nell’Italia Centrale organizzata da ARCO_Associazione per il recupero del costruito e ASSORESTAURO_Associazione italiana per il restauro architettonico, artistico e urbano con il contributo dei Lions Club si è svolta a Macerata lo scorso 24 marzo. Questo nuovo incontro, intitolato La ricostruzione: quando? e come? ha voluto fare il punto sullo stato di avanzamento delle attività intraprese per la ricostruzione del patrimonio monumentale e dei tessuti storici colpiti dal sisma ad un anno di distanza dall’incontro del 3 marzo 2017, dal titolo Dopo il terremoto. Come agire?.
TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA
La ricostruzione dei beni monumentali distrutti dal terremoto del Centro Italia deve necessariamente partire dalla comprensione delle vulnerabilità emerse nel costruito storico. Il presente lavoro vuole condividere alcune riflessioni che l’autore ha maturato durante un sopralluogo nelle zone rosse dei centri storici devastati dal sisma del Centro Italia, osservando le vulnerabilità intrinseche alla morfologia del patrimonio architettonico. Saranno analizzati casi studio sia dell’edilizia monumentale sia facenti parte del tessuto storico urbano. Dalla comprensione di questi punti di debolezza sismica deve ripartire una progettualità più consapevole della messa in sicurezza, non necessariamente totale per preservare le peculiarità artistiche, ma più efficace per impedire almeno il crollo e la perdita totale del bene architettonico. Per arrivare a questo risultato occorre intensificare le analisi delle vulnerabilità, mettere alla luce quelle nascoste nelle variegate tessiture murarie e nelle stratificazioni edificatorie intercorse nei secoli. E’ necessario ripensare l’azione di prevenzione, soffermarsi di più sulle carenze di alcune resistenze murarie che vanno migliorate con tecniche efficaci e non troppo invasive. Occorre arrivare al giusto compromesso tra conservazione e sicurezza, senza pregiudizi se in taluni casi si rendesse necessario l’utilizzo giudizioso di nuove tecniche o della rivisitazione di quelle antiche.
THE CENTRAL ITALY EARTHQUAKE
The reconstruction of the monumental properties destroyed by the earthquake in Central Italy must necessarily start from the understanding of the vulnerabilities that emerged in the historical buildings. This study wants to share some considerations that the author has gained during an inspection in the red areas of the historical centers devastated by the Central Italy earthquake, observing the vulnerabilities peculiar to the morphology of the architectural heritage. Both case studies of monumental buildings and part of the historical urban fabric will be analyzed. From the understanding of these points of seismic weakness must start a planning more aware of the safety, not necessarily total to preserve the artistic peculiarities, but more effective to prevent at least the collapse and total loss of the architectural heritage. To achieve this result it is necessary to intensify the analysis of vulnerabilities, to highlight those hidden in the varied masonry structures and in the building stratifications that have occurred over the centuries. It is necessary to redefine the prevention action, to dwell more on the deficiencies of some masonry resistances that must be improved with effective and not too invasive techniques. It is necessary to arrive at the right compromise between conservation and safety, without prejudice if in some cases the judicious use of new techniques or the revisitation of old ones becomes necessary. As long as the ancient structural design is not distorted. In particular, it is essential to prevent the ruinous collapses due to the wall disintegration of irregular stone textures, so that the building can implement that box-like behavior that can be improved with more effective and continuous connections. Technology and the market offer many solutions, which the sensitive and cultured designer will necessarily have to diversify and adapt for each specific case study.
L’ADEGUAMENTO VULNERABILE
Il grande evento sismico dell’Italia Centrale ha evidenziato ancora una volta la drammatica vulnerabilità degli edifici storici, riaprendo interrogativi sulle capacità del Paese di preservare il suo immenso patrimonio storico-architettonico. L’articolo prende in riferimento alcuni casi simbolo dopo i recenti terremoti dell’Aquila e del Centro Italia, riflettendo sull’efficacia di alcuni consueti interventi di consolidamento eseguiti sul patrimonio storico tra gli anni ’70 e l’inizio degli anni ‘90. Molti di questi edifici, consolidati mediante una cultura tecnica che prevedeva l’inserimento invasivo di elementi in c.a. all’interno della scatola muraria, sono di fatto crollati rovinosamente alle successive scosse. Lo stravolgimento degli originari sistemi statici murari mediante l’esecuzione di interventi pesanti e invasivi ha dimostrato tutta la sua inefficacia. Al contrario le vulnerabilità intrinseche dell’edilizia storica sono migliorabili con interventi puntuali di sostituzione o riparazione locale e con materiali compatibili. [...]
THE VULNERABLE SEISMIC RETROFIT
Lettera aperta ai protagonisti della ricostruzione
È da poco trascorso più di un anno dalla scossa che il 24 agosto 2016 ha squassato l’Italia Centrale e da quella ancora più tremenda che il 30 ottobre ha raso al suolo Amatrice e moltiplicato i danni nell’area già duramente colpita.
Scrivo questa lettera aperta ai protagonisti della ricostruzione dell’Italia Centrale in qualità di presidente di ARCo - Associazione per il recupero del costruito fondata nel 1990 da alcuni dei migliori architetti e ingegneri restauratori italiani che, osservando i danni del terremoto del 1980 in Irpinia, avevano precocemente capito quanto dannoso fosse stato l’inserimento di strutture rigide in cemento armato negli edifici storici costruiti in pietra, mattoni, legno e putrelle, con la pretesa di fortificarli. Gli studi e le sperimentazioni di allora hanno contribuito sostanzialmente alla “rivoluzione” che ha riportato in uso i materiali e le tecniche cosiddette “premoderne”, alle quali è stata riconosciuta l’efficacia antisismica, felicemente praticata per secoli, spesso disconosciuta nel corso del Novecento e oggi finalmente entrata a far parte delle norme in vigore.
da ARCo
L’ARCo è stata fondata il 6 marzo 1990 a Roma da alcuni dei migliori architetti e ingegneri, storici e restauratori italiani che hanno voluto concentrare pensiero e professione sul tema del recupero e del restauro del patrimonio architettonico storico percepito nella sua interezza di forma e di costruzione: architettura e materia come aspetti non separabili. E questo non soltanto in omaggio a una visione storico-critica del patrimonio che proprio in quegli anni si andava affermando, ma anche per esplorare ed esaminare i principi dell’arte di costruire premoderna al fine di proporre modalità di protezione dal rischio sismico specifiche per il patrimonio storico. Osservando i danni del terremoto del 1980 in Irpinia, alcuni dei futuri protagonisti dell’associazione avevano infatti precocemente capito quanto dannoso fosse stato l’inserimento di strutture rigide in cemento armato negli edifici storici costruiti in pietra, mattoni, legno e putrelle, con la pretesa di fortificarli.