Architetto, libero professionista. Docente a contratto al Politecnico di Milano. Vicepresidente Fondazione Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano
c.sangiorgi_327
CONSERVAZIONE E ANTINCENDIO_PARTE 2
Il recente incendio di Rouen in Francia, che ha devastato la guglia della storica Cattedrale, ci deve far riflettere sul delicato equilibrio tra l’intervento di conservazione e l’adeguata sicurezza di cui si deve disporre in fase di cantiere. L’attenzione alle potenziali cause di innesco e ai dispositivi di spegnimento è, infatti, fondamentale soprattutto (ma non solo) nelle attività di manutenzione/conservazione relative a strutture infungibili. Occorre un vero e proprio progetto antincendio, per il durante (il cantiere) e per il dopo (la fruizione delle Architetture), sempre con pari sensibilità per l’identità dei siti.
CONSERVATION AND FIRE FIGHTING_PART 2
The recent fire in Rouen, France, which devastated the spire of the historic Cathedral, should make us reflect on the delicate balance between conservation intervention and adequate safety that must be available during the construction phase. Attention to potential triggers and extinguishing devices is, in fact, crucial especially (but not only) in maintenance/conservation activities related to infungible structures.
What is needed is a proper fire-fighting design, for during (the construction site) and after (the enjoyment of the Architectures), always with equal sensitivity to the identity of the sites.
“FUTURA PRAETERITUS”
L’intelligenza artificiale sta esponenzialmente accentuando la sua velocità e la sua capacità di sintesi delle informazioni ricavabili da archivi e flussi di dati, parimenti in costante crescita sul libero dominio del web. Si tratta di un fenomeno che sembra configurare una nuova rivoluzione digitale con risvolti di concretezza operativa decisamente interessanti,
ma che pone anche una serie di quesiti e di perplessità, tanto da imporre una laica riflessione su di essi e sulle opacità di un utilizzo di questo potente mezzo.
CONSERVAZIONE E ANTINCENDIO_PARTE 1
L’Italia vanta un patrimonio artistico e culturale d’eccezione. Uno dei maggiori al mondo. I nostri edifici rivestono un’importanza estremamente significativa in quanto custodiscono la memoria e la cultura della nostra società; custodiscono la nostra identità. Siamo stati abituati – soprattutto negli ultimi anni a preservarli architettonicamente, siamo attenti agli interventi di riqualificazione e prestiamo mantenere l’identità… ma fino ad oggi si è prestato troppa poca attenzione alla loro sicurezza in caso di incendio. Il presente contributo è il primo di una serie di articoli sull’antincendio e su come la sicurezza antincendio sia l’elemento chiave per preservare un bene e non ... mandare tutto in fumo.
CONSERVATION AND FIRE FIGHTING_PART 1
Our country vaunts an exceptional artistic and cultural heritage. One of the largest in the world. Our historical buildings are extremely significant as they preserve the memory and culture of our society; they guard and preserve our identity. We have been accustomed - especially in recent years - to preserving them architecturally, we are attentive to redevelopment interventions, and we are careful to maintain their originality and identity...
but until now too enough attention has been awarded to their safety in the event of fire.
This is the first of a series of articles on fire prevention and fire safety design and how this is the key element for preserving an asset and our heritage and not... gone up in smoke.
IL VALORE DELL’IDENTITA’
Nel settore immobiliare sovente il vincolo storico-architettonico, apposto dalla competente Sovrintendenza sugli edifici, è vissuto quale fattore di penalizzazione e di decremento del valore degli stabili. Il ragionamento è che si incrementino i costi degli interventi, dovendosi ricorrere a tecniche e tecnologie proprie dell’ambito del restauro, ma non si considera il valore intrinseco dell’identità dei luoghi, quale elemento capace di essere volano di interesse. Su questi temi il Collegio, unitamente ai RICS Italia (Royal Institution of Chartered Surveyors), ha organizzato un convegno di studio che si svolgerà a Milano il 28 marzo presso il Circolo Filologico Milanese.
CONSERVARE O PRESERVARE?
"Il restauro è uno dei fiori all’occhiello della cultura architettonica italiana. Non solo in termini di dibattito critico ed elaborazione teorica, ma anche sotto il profilo dei magisteri tecnici e delle competenze specialistiche, che consentono la traduzione degli assunti della dottrina in interventi di eccellenza. [...] Questa eccellenza, tuttavia, ha il suo risvolto della medaglia: la conservazione dell’architettura, nel nostro Paese, è molto spesso un post intervenire dopo un terremoto, dopo un’alluvione, dopo crolli e cedimenti per degrado e incuria, dopo un luttuoso e devastante incendio, dopo il trascorrere dei secoli senza alcun reale e significativo intervento manutentivo [...]".
CIAM 1563 e RICS PER UNA CULTURA DELLA QUALITA'
Il Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano e il Royal Institution of Chartered Surveyor hanno di recente sottoscritto un importante accordo di partenariato e di reciproca collaborazione, finalizzato ai seguenti campi: aggiornamento e formazione professionali dei propri iscritti; promozione e diffusione della cultura del progetto, nella sua più ampia accezione di strumento di previsione e gestione di qualità-tempi-costi di un qualsivoglia intervento di sviluppo immobiliare; implementazione di tecniche e metodi per la messa a punto di piani di fattibilità e due diligence di sempre più puntuale efficacia e fedeltà di restituzione, sia dello stato di fatto sia delle potenzialità di futura trasformazione dei beni. [...]
Il Moderno compie 100 anni
L’ Architettura del Moderno compie cento anni. Risale, infatti, al 1923 la pubblicazione di “Vers une Architecture” a opera di Le Corbusier; testo fondativo dei principi architettonici dell’Architettura Moderna e Bibbia del mondo professionale da quella data in poi. In cento anni, ovviamente, il progresso tecnico e l’innovazione tecnologica hanno radicalmente mutato il quadro dei riferimenti materiali della costruzione dell’Architettura, mettendo in luce anche molti limiti e difetti di soluzioni allora celebrate come avveniristiche e all’avanguardia. [...]
VALORE NEL TEMPO
Il Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano ha presentato al recente Convegno “Il restauro guarda al futuro”, tenutosi presso il Palazzo dei Giureconsulti, il proprio progetto “Valore nel tempo”, finalizzato alla buona gestione del patrimonio costruito del nostro Paese.
Si tratta di un programma di conservazione dei valori identitari, storici, architettonici e di cultura materiale dei manufatti edilizi basato su: manutenzione programmata; rispetto dei principi della conservazione; centralità del progetto, nella definizione degli interventi. [...]
BONUS EDILIZI E RAGIONI DELLA CONSERVAZIONE: UN CONTRIBUTO AL DIBATTITO
I bonus edilizi, previsti dalle recenti Finanziarie, e - in particolare - il bonus “Facciate” e il “Superbonus”, hanno costituito anche occasione di riflessione e di dibattito circa i termini di loro possibile applicazione, o meno, agli edifici di valore storico, o comunque di interesse paesaggistico o, in ogni caso, di caratterizzazione di tessuti formalmente connotati in senso identitario.
MILANO DIETRO LE QUINTE
A celebrare l’attuale stagione di “rinascita” si propone in questa rubrica la monografia dedicata a Luigi Lorenzo Secchi, protagonista dell’impegnativa rinascita postbellica della Città, redatta con il fattivo contributo archivistico del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano.
Norberto Tubi
A cura di Andil - Sezione Murature, seconda edizione (gennaio 1986), poi ristampato (dicembre 1999) in terza edizione (luglio 1993), per i tipi delle Edizioni Laterconsult-Laterservice (Andil-Assolaterizi), Roma. Manule di riferimento per la apparecchiature murarie, nei loro risvolti tecnici, tecnologici, normativi, prestazionali.
Milano Tecnica – dal 1859 al 1884
Testo di riferimento per la comprensione delle trasformazioni post-unitarie del tessuto urbano del capoluogo lombardo, 'Milano Tecnica' è parte della storia dell'istituzione del Collegio degl Ingegneri ed Architetti di Milano.
PROF. ING. GIOVANNI AROSIO
Caposaldo del sapere tecnico-costruttivo, l’enciclopedia dell’Arosio conobbe una seconda edizione nel 1955, una terza nel 1959 e una quarta nel 1964 (oltre a successive, divenendo un classico), accompagnando il processo di ricostruzione del Paese.
MANUALE DELL’ARCHITETTO
Una delle pietre miliari della ricostruzione postbellica: il manuale assolse un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura tecnica più aggiornata presso i professionisti del Paese (fu distribuito in 25.000 copie gratuitamente).
Compilato a cura del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Pubblicato dall’Ufficio Informazioni Stati Uniti (1946).
ANDREA PALLADIO
“Ne’ quali, dopo un breve trattato, de’ cinque ordini, e di quelli auertimenti, che sono più necessarij nel fabbricare; si tratta delle Case Private, delle Vie, de i Ponti, delle Piazze, de i Xisti, et de’ Tempij. Con privilegi”.
ANTONIO CANTALUPI
“La solidità delle fabbriche dipende dalla buona scelta e dall’impiego giudizioso dei materiali. (…) perché un mal inteso risparmio può cagionare debolezza e rovina, ed un eccesso arreca dispendio e nuoce alla bellezza”.
Carlo Villa
Continua il nostro viaggio di scoperta di alcune interessanti pubblicazioni presenti nella Biblioteca 'Leo Finzi' della Fondazione Collegio Ingegneri e Architetti di Milano. In questa puntata presentiamo l'opera pubblicata da Antonio Vallardi Editore agli inizi degli anni ‘50, sotto la Direzione del Prof. Arch. Antonio Cassi Ramelli: “Documenti” è una raccolta di progetti a fogli sciolti, affinché Costruttori, Architetti, Ingegneri, Studenti e studiosi in genere, possano formare un Archivio di facile consultazione”.
Giuseppe Bagatti Valsecchi di Belvignate
“Lasciando la nobile casa baronale, liberamente aperta agli ospiti, puoi credere di avere percorso uno dei sontuosi palazzi del Cinquecento, al cui addobbo avessero servito tutte le arti e le industrie nostre fiorenti allora…”. Pietro Toesca
Architettura e interni nello stile del Quattrocento e del Cinquecento di Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi di Belvignate. Arredi dal secolo XIV al XVI.
Giovanni Antolini
Giovanni Antolini, figura di spicco del Neoclassicismo italiano (suo il famoso progetto per il “Foro Bonaparte” a Milano), approfondì a più riprese l’apparato teorico elaborato dal Milizia, corredandolo di tavole esplicative e punteggiandolo di note e personali osservazioni.
Dott. Lina Negri Luzzani
Allieva di Camillo Golgi, della cui scuola fece parte, Lina Negri Luzzani condusse agli inizi del ‘900 un’attenta analisi sul campo della qualità dell’aria nelle scuole, eseguendo rilievi sperimentali in istituti di Milano, Pavia e Lecce.
Carlo Gabussi: L'Arte del Costruttore
Attivo nella seconda metà dell’800, con numerosi scritti e contributi volti alla modernizzazione del Paese, Carlo Gabussi partecipò in modo propositivo alla vita del Collegio, nelle cui pubblicazioni, non a caso, si trovano numerose sue sollecitazioni relative a idee, progetti, analisi per strutture in acciaio e infrastrutture di viabilità e trasporto.
Musso e Copperi: costruttori
Testo di ambiente torinese di fine ‘800, in cui gli autori, differenziandosi da altri classici riferimenti della manualistica del periodo, si concentrano essenzialmente sulla successione delle diverse operazioni di cantiere e sui tipi edilizi dell’allora corrente pratica del costruire.
“Opera premiata con medaglie all’Esposizione Generale Italiana 1884 (Sezione Didattica) ed a quella di Firenze 1887 (Esposizione di Materiali da Costruzione)”.
Il “Formenti”
Caposaldo dell’epoca sulla buona pratica del costruire, corredato di una ricchissima dotazione di tavole a colori di soluzioni costruttive conformi a cura dell’Ingegner Cortelletti, il volume del Formenti restituisce appieno il milieu dei primi decenni del ‘900 nei campi dell’architettura tecnica e della tecnologia per le opere di architettura.
I sette libri d’Architettura
La rubrica intende illustrare il grande patrimonio librario e documentale della Biblioteca 'Leo Finzi' della Fondazione Collegio Ingegneri e Architetti di Milano e consente ai nostri lettori di sbirciare tra le antiche pagine di questi scritti. In queste pagine sfogliamo i celeberrimi volumi cinquecenteschi di Sebastiano Serlio.
Nuovi antichi paesaggi fluviali
La nuova centrale idroelettrica di Pontoglio (Brescia), sorta sulle rive dell’Oglio per iniziativa della società Seva srl, specializzata nello sviluppo di fonti di energia rinnovabili, rappresenta un virtuoso esempio di utilizzo della risorsa acqua per la produzione di elettricità, quale occasione anche per un più ampio progetto di valorizzazione paesaggistica e territoriale del contesto. Un progetto che, sul filo della memoria delle antiche manifatture e del loro legame col fiume, interviene con sapiente discrezione, nel ricucire linee e presenze del paesaggio antropico e di quello naturale, recuperandone il reciproco dialogo dopo anni di mesto e indifferente abbandono.
Looking forward the past of the river
The new hydroelectric power-station in Pontoglio (Brescia), built along the Oglio’s riverside thanks to Seva srl, a company specialized in the development of plants exploiting renewable energy sources, is an excellent example of the use of water for the production of energy and, at the same time, a brilliant case-study of a succesful paysage and landscape requalification.
A project that, looking back at the history of the old factories placed along the river, tries to reconnect in a delicate way natural environments and anthropic presences, nowadays forgot and laying in a state of abandon.
LA CIMINIERA DEL POLITECNICO DI MILANO
La Ciminiera del Politecnico di Milano, simbolo a scala territoriale della prestigiosa istituzione universitaria, è stata oggetto di un recente intervento di indagine conoscitiva e di messa in sicurezza, cui si sono aggiunte fasi di montaggio e posa in opera di predisposizioni e strumenti di rilievo, utili per il futuro monitoraggio del manufatto (soprattutto in prospettiva antisismica).
Articolato in cinque distinte fasi, l’intervento ha previsto anche il largo ricorso a tecniche di lavoro su fune, sia in esterno, sia all’interno del camino della struttura, in condizioni particolarmente critiche sotto il profilo della sicurezza degli operatori.
Più nel dettaglio, nel corso dei lavori, si è montata una piattaforma tecnica sommitale, a 56 metri di altezza, sul coronamento della ciminiera, per successive calate e ascese da condursi sempre con tecnica alpinistica; si è provveduto all’ancoraggio alla struttura portante esterna della ciminiera di piattaforme di servizio in acciaio, già presenti nel tratto basamentale del camino (frutto di un precedente intervento); si è dato luogo al consolidamento della camera ablativa a mezzo di “ingessature” anulari con rete in acciaio a maglia fine e malte strutturali a base di calce.
THE CHIMNEY OF POLITECNICO IN MILAN
The Chimney of Politecnico, landmark of the prestigious universitary campus in Milan, has been deeply analyzed, during a recent conservative intervention, with also the installation and setup of instruments useful for a future constant check-up of the building. Divided in five operative steps, works have been carried out largely with rope access inspections, both inside the “tower” and ouside it, in really critical conditions for the technicians involved.
In more detail, during works: a metal (steel and aluminium) platform has been built on the top of the chimney (56 m), in order to permit further rope climbings; the steel service levels, already existent inside before the intervention, have been strongly anchored to the external structure made of bricks; the inner “tube” of the chimney has been restored using specific lime plaster and steel hardware cloth.
The result, in addition to a full high resolution photografic report, has been the setting of a coordinated system of solutions, techniques and methods, useful for other similar conservative interventions.